lunedì 29 ottobre 2012

L'amigdala

L'amigdala ha la forma di una mandorla (in greco significa appunto mandorla). Dalla parte più interna del nostro cervello è la sede delle emozioni, e tra queste, della paura.
Il sistema limbico - 1

Il sistema limbico - 2

Il sistema limbico - 3

Guarda un'animazione che mostra la posizione dell'amigdala nel nostro cervello.



Emozioni/2

Secondo il filosofo contemporaneo Antonio Damasio le emozioni fanno parte del kit biologico di sopravvivenza di cui l’evoluzione ci ha dotato: sono meccanismi innati pochissimo dipendenti dall’apprendimento.

Antonio Damasio
Per esempio, il pianto e il singhiozzo sono presenti fin dalla nascita; i motivi del pianto cambieranno nel corso della vita con le nostre esperienze. Gli aspetti evolutivi sono importanti: la rabbia è oggi per lo più controproducente e le fobie sono un problema, ma in passato furono certamente utili e vennero conservate dall’evoluzione perché vantaggiose alla sopravvivenza.

Emozioni come la felicità, la tristezza, l’imbarazzo o la compassione sono un insieme complesso di risposte chimiche del cervello. Le risposte sono automaticamente prodotte da un cervello normale quando  un oggetto o un evento reali o evocati dalla mente scatenano l’emozione.

Il cervello è predisposto dall’evoluzione a rispondere a determinati stimoli con certe specifiche azioni. Secondo Damasio, per coordinare le miriadi di funzioni corporee dalle quali dipende la vita, il cervello deve poter disporre di mappe nelle quali rappresenta istante gli stati dei diversi sistemi del corpo. Allora, la risposta agli stimoli emozionali è una temporanea modificazione nello stato del corpo e delle strutture cerebrali che formano le mappe corporee, e mettono l’organismo in un contesto adatto alla sopravvivenza e al benessere.

La varietà delle risposte emotive è dunque responsabile dei profondi cambiamenti sia del corpo sia del cervello.
Le emozioni hanno una duplice funzione biologica:

1-una risposta specifica alla situazione che le hanno indotte (un animale può reagire fuggendo, immobilizzandosi o aggredendo il nemico)
2- la regolazione dello stato interno dell’organismo per prepararlo alla reazione specifica (come far arrivare più sangue alle arterie per dare ai muscoli più ossigeno e glucosio, nel caso di una reazione di fuga).

Mentre l’apparato biologico che produce le emozioni è per lo più innato, predisposto, lo sviluppo e la cultura influenzano la cognizione e il comportamento che segue un’emozione.
L’ipotesi di Damasio è che le mappe cerebrali che coordinano le funzioni corporee siano sufficienti a risolvere problemi di un certo grado di complessità, ma che quando il problema diventa troppo complicato, diventa necessario un misto di risposte automatiche, di ragionamento e conoscenza accumulata.
Le mappe "non coscienti"devono essere integrate dai sentimenti che ci aiutano a risolvere problemi che implicano creatività, giudizio, processi decisionali, conoscenza e competenza. I sentimenti coscienti non solo richiamano l’attenzione sulle emozioni che li hanno generati (e sugli oggetti che hanno indotto quelle emozioni) ma anche sulle conseguenze della situazione in atto.

sabato 27 ottobre 2012

3A - Poligoni inscritti e circoscritti

Una lezione di riepilogo per rivedere l'argomento.

2A - Solfuro ferroso

Abbiamo preparato ferro e zolfo avendo cura di pesare 7 parti di Fe e 4 di S (7g e 4g, oppure 14g e 8g, 21g e 12g e così via). Abbiamo visto che con una calamita le due polveri potevano essere separate. Poi abbiamo messo il miscuglio in una provetta e l'abbiamo scaldata per qualche minuto. Abbiamo fatto raffreddare e poi abbiamo rovesciato la provetta facendo cadere un solido grigio scuro nel quale né la limatura di Fe né lo S erano visibili e sul quale la calamita non produceva attrazione.
La reazione eseguita è una reazione di sintesi:

Fe + S --> FeS

A partire dai reagenti Fe e S abbiamo ottenuto il composto FeS.

Per l'esperimento della limatura di Fe nella provetta capovolta in acqua vedi qui.


giovedì 25 ottobre 2012

3A Algebra: aiuti per la verifica imminente

Allenati sommando i numeri relativi.
Ripassa facendo solo i primi 10 esercizi (con gli argomenti della verifica: il resto lo potrai fare più avanti).
Un altro esercizio interattivo, qui un altro ancora con verifica immediata delle soluzioni.
Adesso metti in ordine i numeri negativi (sempre con verifica delle soluzioni).

Su www.matematicamente.it e http://www.khanacademy.org ripassare è facile!

martedì 23 ottobre 2012

Emozioni

Cominciamo ad organizzare quello che abbiamo detto sulla paura partendo dalle emozioni.
Le emozioni sono stati mentali e fisiologici associati a modificazioni psichiche (=della mente) e fisiologiche (=che sono proprie del funzionamento normale di un organo o di un sistema).

Ci sono tre livelli di emozione:

1- le emozioni primarie o universali: gioia, tristezza, paura, rabbia, sorpresa, disgusto. Sono universali perché sono facilmente identificabili non solo negli esseri umani delle più diverse culture, ma anche in altre specie animali.
2- le emozioni secondarie o sociali: compassione, imbarazzo, vergogna, gelosia, invidia, colpa, orgoglio, gratitudine, ammirazione, indignazione, disprezzo Molti elementi delle emozioni primarie sono identificabili come componenti delle emozioni secondarie (es. il disprezzo ha le espressioni facciali del disgusto)
3- le emozioni di fondo: benessere, malessere, calma, tensione.

In termini evolutivi, o darwiniani le emozioni rendono più efficace la reazione dell'individuo a situazioni in cui è necessaria una reazione immediata ai fini della sopravvivenza, una reazione che si basi sull’elaborazione cosciente della risposta.
Per il filosofo Cartesio (1596-1650) le emozioni appartenevano al cosiddetto esprit des bêtes o "spirito degli animali".  Per lui le emozioni sono legati ad automatismi e a comportamenti semplici, agli aspetti “animali” dell’uomo che invece è capace di risposte di tipo cognitivo, razionale. 




Il filosofo Cartesio

Con Charles Darwin (1809-1882) le emozioni si avvicinano alla biologia. Darwin riteneva che molte delle espressioni facciali, delle emozioni, servissero a comunicare qualcosa senza bisogno di parole. Per esempio, la paura segnala spesso un pericolo, e quindi può essere utile e vantaggioso comunicarla ad altri.
Charles Dawrin

Studio delle espressioni facciali dello scienziato francese Duchenne. Darwin utilizzò questi studi per le sue ricerche sulle espressioni

Darwin riteneva che ci fossero aspetti di tipo fisiologico: le emozioni si manifestano con il pianto, l’accelerazione del battito cardiaco, il respiro affannoso, la sudorazione. Darwin ha cercato di capire come questi aspetti fisiologici delle emozioni avessero un significato adattativi. Cioè pensava alcuni aspetti delle nostre emozioni avessero, in tempi remoti, nella preistoria, una funzione allora importantissima che oggi invece ha un significato minore. Studiò sui propri figli – con foto e disegni - come le emozioni si manifestano nei bambini piccoli. Le emozioni sono azioni o movimenti in larga misura visibili agli altri tramite le espressioni facciali, l’intonazione della voce o altri segnali corporei, o rilevabili con opportuni test, al contrario dei sentimenti che sono sempre nascosti, come tutti i nostri pensieri, e del tutto privati.
Il saggio di Darwin, L'espressione delle emozioni nell'uomo e negli altri animali uscì nel 1872 e vendette 9.000 copie nei primi 4 mesi.

Analisi sensoriale

Con l’analisi sensoriale si chiede di esprimere dei giudizi su quanto si percepisce di un certo prodotto.
Noi abbiamo analizzato tre cultivar di mele: Stark, Granny Smith e Gala.
Guarda qui e clicca su una mela per vederne le caratteristiche e qui invece per aver un'idea della complessità che regola i prodotti alimentari - le mele in questo caso - nella normativa europea.

Agli assaggiatori si chiede di compilare una scheda assegnando dei punteggi a determinate caratteristiche (noi ne abbiamo indicate sei).
Si può così mettere in evidenza il livello di gradimento di ogni prodotto per l’aspetto visivo, olfattivo e gustolfattivo. Abbiamo annusato, percepito suoni (il "croc" del morso), assaporato, percepito sensazioni tattili (polpa croccante o farinosa, rilevamento del succo): un insieme molto complesso di sensazioni che determinano il nostro punteggio.

La tabella dei dati:

Costruiamo il diagramma radar o a ragnatela con i dati sulle mele:

Clicca sulle immagini per vedere la sequenza delle istruzioni di Excel dopo aver inserito i dati da noi raccolti ed elaborati:

1
2
3

Questo è invece l'istogramma:


Il successo di una cultivar dipende da una serie di fattori ed è molto interessante capire perché. I produttori lo sanno molto bene e si investe parecchio in analisi chimico-fisiche sul prodotto e analisi sensoriale per capire i gusti dei consumatori. Un insieme complesso di dati che richiede il contributo di agronomi, chimici, fisici, statistici, legali.
La mela verde Granny Ramsey Smith, nota comunemente come Granny Smith (nonna Smith), è originaria dell'Australia, dove fu scoperta da Maria Ann Ramsey Sherwood Smith (1799-1870). Si tratta di un ibrido nato in natura del melo selvatico col melo, propagato poi dalla Smith che pare ne trovò un esemplare nel suo giardino. Si diffuse rapidamente in Nuova Zelanda, poi nel Regno Unito (1935) e più recentemente (1972) negli USA. E' una mela nota per via della sua buccia lucida e di colore verde brillante e per il suo gusto spiccatamente acidulo, poco zuccherino. La polpa è compatta e succosa, croccante, particolarmente adatta alla cottura.

giovedì 18 ottobre 2012

Miscugli e composti

Abbiamo mescolato sale e sabbia:


Come separarli di nuovo? Aggiungendo acqua, che scioglie il sale mentre la sabbia va sul fondo; poi filtriamo e recuperiamo la sabbia mentre l'acqua scola via:


In attesa di vedere cosa succede quando il filtro si asciuga e l'acqua evapora (dopo averla trasferita su un piattino), mescoliamo ferro e zolfo:


Riusciamo a separarli di nuovo? Lo abbiamo fatto con una calamita. Ma se scaldassimo il nostro miscuglio?


Ruggine

Stiamo studiando la ruggine, che è un composto fatto da ossidi di ferro. Ossigeno ed acqua favoriscono la reazione, che è:

3Fe + 4H2O -> Fe3O4 + 4H2

Il processo è influenzato dalla presenza di acidi (come l'aceto) che lo favoriscono , insieme all'umidità e all'ossigeno.
Nel primo esperimento abbiamo usato della paglietta (asciutta, bagnata, bagnata con aceto) ma il vento si è portato via quasi tutto! Sul davanzale della finestra è rimasta un po' di paglietta con aceto, quasi disintegrata, una macchia di ruggine, un piattino con aceto e una traccia di ruggine:



Abbiamo messo della limatura di ferro in una provetta lunga 15,5 cm con le pareti bagnate, in modo che la polvere di ferro aderisse:



Poi abbiamo capovolto la provetta in un vasetto con un po' d'acqua e segnato il livello del liquido. Cosa succederà?


Le pagliette sono state nuovamente allestite, ma all'interno: paglietta insaponata, bagnata, bagnata con aceto, paglietta e basta. Cosa abbiamo notato già pochi minuti dopo l'allestimento delle pagliette?



Kangorou 2

Un esempio:

Pensateci con calma!

mercoledì 17 ottobre 2012

Taumatropi 2

Cosa vuol dire "percezione"? Significa avere una rappresentazione del mondo fisico generata dalla nostra mente sulla base delle informazioni che i nostri sensi ci inviano.

Con il taumatropio, una serie di immagini statiche sembrano in movimento. Il fatto è stato spiegato in termini di persistenza retinica, il fenomeno per cui se le immagini vengono viste in rapida successione la mente non riesce a registrarle come immagini separate ed ha l’impressione di un movimento continuo (il concetto di “persistenza retinica” compare nell’opuscolo “Nozioni sul cinematografo di Augusto e Luigi Lumiére“ nel 1897). Ecco i nostri taumatropi:


































Nel 1912 Max Wertheimer, il fondatore della Scuola della Gestalt (*) propone una nuova interpretazione. Egli studia il fenomeno phi e cerca di capire come da una successione di stimoli stazionari - come nei disegni animati -si possa percepire il movimento. Il fenomeno phi è il seguente: proiettando due luci su uno schermo a una certa distanza l'una dall'altra e separate da un breve intervallo temporale, chi guarda non percepisce due luci statiche, ma un'unica luce in movimento dalla prima alla seconda posizione. In modo analogo se due immagini diverse sono separate da un intervallo di tempo inferiore al decimo di secondo noi le vediamo come continue o sovrapposte.Wertheimer lo interpreta dicendo che il fenomeno percettivo non si può analizzare; se tentiamo di analizzare il movimento lo distruggiamo perché troviamo solo stimoli statici. Egli ipotizza che la fusione delle immagini statiche non avvenga nella retinama a un livello superiore.

Guarda il disegno. Trascina con il mouse LENTAMENTE la griglia da destra verso sinistra: cosa fa la pantera?

(*) una gestalt o forma è un insieme di elementi legati tra di loro in modo il risultato finale non sia solo la somma delle parti, ma qualcosa di più, come una sinfonia non è solo l'insieme delle singole note