lunedì 6 gennaio 2014

COSE DA MASCHI E COSE DA FEMMINE

Se nasce un bambino appendono il fiocco blu, gli comprano le macchinine, lo iscriveranno a calcio. Se nasce una bambina il fiocco è rosa, le comprano bambole, la iscriveranno a danza. Questo è l’ABC del genere sessuale che sperimentiamo fin dai primissimi anni di vita.
Sono stereotipi: visioni semplificate e largamente condivise. C'è lo stereotipo del Natale con la neve, le renne e i regali, quello della cucina italiana come la più raffinata del mondo, quello del rock associato al consumo di droghe, e quello che stabilisce fin dalla nascita cosa un maschio e una femmina possono o non possono fare.
Ci sono stereotipi innocui e altri, come quelli sui maschi e sulle femmine (stereotipi di genere), che devono essere cambiati perché sottendono gravi ingiustizie.
A volte si assumono per comodità, o ne siamo immersi; formano e condizionano il nostro immaginario.

Ma esistono davvero “cose da maschi” e “cose da femmine”? Cosa ne pensano i bambini? Abbiamo visto questo video dopo aver r isposto alle stesse domande:


Cosa ne pensano gli adolescenti? In questo video parlano gli studenti del liceo tecnologico Molinari di Milano:


Quasi tutti i paesi europei  dispongono di politiche in materia di parità tra i sessi nel campo dell’istruzione o intendono dotarsene. L’obiettivo primario è superare i tradizionali ruoli e gli stereotipi legati al sesso. 
Scarse sono le iniziative dei governi volte a informare i genitori sulle tematiche della parità tra i sessi e a coinvolgerli maggiormente nella promozione della parità di genere nel mondo dell’istruzione. Tra gli altri obiettivi vi sono: l’aumento della presenza delle donne negli organi decisionali, il superamento dei modelli relativi ai risultati educativi in funzione del sesso, e la lotta alle molestie basate sul genere nelle scuole.

Ecco come si esprime la Commissione europea sull'uguaglianza di genere.
Consideriamo alcuni dati e proviamo a fare qualche riflessione:

% di occupati - uomini e donne nell'Unione Europea


% di occupati secondo il sesso e lo stato familiare


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