domenica 28 ottobre 2018

1A - Usare il goniometro

Rivedi come usare il goniometro su Geogebra:

https://www.geogebra.org/m/ADYWhCfh

https://www.geogebra.org/m/vQKP5j6Z


3A -Recettori tattili

Abbiamo fatto un gioco che consisteva nel tentare di riconoscere oggetti contenuti in un sacchetto individuandoli solo con il tocco della mano. Tutti riconoscevano gli oggetti. Più faticoso è stato descrivere queste sensazioni in modo da permettere ai compagni di indovinare l'oggetto.

La pelle è un tessuto che svolge varie funzioni, quali rivestimento, secrezione, termoregolazione, attività sensoriale e protezione dell'organismo.  È composta da diversi strati: epidermide, derma e tessuto sottocutaneo. Il derma ospita molte terminazioni nervose - dette meccanorecettori - per la sensibilità tattile (il cosiddetto senso del tatto) e termica. 

1A - CALIBRO

Il calibro (dall'arabo qālib) è uno strumento di misura della lunghezza, adatto a misurare (con precisione del decimo, del ventesimo, del cinquantesimo e del centesimo di millimetro) la larghezza di un oggetto, la distanza tra due facce piane in una concavità, la profondità di un solco o foro filettato o non (da Wikipedia).
Noi abbiamo usato un calibro a corsoio a nonio (noto anche come calibro Vernier).



Esempio interattivo:
https://www.stefanelli.eng.br/paquimetro-virtual-simulador-milimetro-05/

Guarda l'esempio (da http://www.galileo.fr.it):
La tacca sul regolo che precede lo zero del nonio indica la misura di 4,7 cm = 47 mm; la prima tacca sul nonio che coincide con una tacca sul regolo indica la misura di 0,90 mm, quindi l’oggetto misura 47,90 mm = 4,79 cm.


Altro esempio:
La tacca sul regolo che precede lo zero del nonio si trova tra 2,3 cm (23 mm) e 2,4 cm (24 mm); la prima tacca sul nonio che coincide con una tacca sul regolo indica la misura di 8 decimi di mm (0,8 mm). Quindi 23,8 mm= 2,38 cm.



Misura: 2 cm

Misura: 2,15 cm

                                                                        Misura: 0,49 cm












mercoledì 24 ottobre 2018

3A - Esperimenti sulla vista

Il “ricordo” di ciò che l’occhio ha visto rimane sulla retina per un decimo di secondo.
Questo fenomeno prende il nome di persistenza delle immagini sulla retina.
Se il nostro occhio riceve due immagini intervallate da un tempo inferiore a 1/10 di secondo, vediamo la seconda immagine prima che la precedente sia "dimenticata".
Nei cartoni animati, immagini leggermente differenti sono proiettate con tempi inferiori al tempo di persistenza sulla retina; allora, per effetto della persistenza delle immagini, le vediamo in movimento e non "fisse". Il taumatropio ne è un semplice esempio.

Costruiamo un taumatropio (dal greco giro delle meraviglie).
Queste sono solo alcune idee. Si prendono due dischi di cartoncino uguali esi disegnano due immagini come un ramo e un uccellino, un pesce e un acquario (vuoto), una tela e un ragno, un uccellino e una gabbia... I due dischi devono essere incollati con un bastoncino (uno stecchino da spiedini va bene, ma anche un legnetto sottile) nel mezzo. Poi sfregando le mani si fa ruotare il dispositivo.




C'è una zona della retina completamente priva di bastoncelli, detta fovea, che presiede alla percezione dei colori e alla alta risoluzione spaziale. Ciascun cono presente nella fovea è collegato ad una cellula nervosa, collegata con il cervello.

Bastoncelli e coni sono fotorecettori che possono essere sovrastimolati e produrre immagini persistenti negative.
Per esempio, fissando intensamente questa immagine per 60'' e spostando poi lo sguardo su un foglio bianco, mi apparirà un'immagine della bandiera ma con colori diversi!
Questo fenomeno si chiama effetto di contrasto consecutivo negativo.
Esso è legato all'affaticamento dei fotorecettori (coni e bastoncelli) della retina dell'occhio.




Molto semplicemente può esser spiegato così: se i fotorecettori vengono costretti a fissare a lungo uno stesso colore, si affaticano e tendono ad essere meno sensibili a quel colore.
Perciò, guardando una superficie bianca (il bianco è la somma di tutti i colori), non ne percepiscono le componenti per le quali sono stati desensibilizzati. In pratica, ciò che viene percepito è il colore complementare o opposto.

Il fenachistoscopio (dal greco phenakizein, che significa "ingannare" o "imbrogliare", poiché si "inganna" l'occhio, dal momento che gli oggetti nei disegni sembrano muoversi e da σκοπέω "vedere, osservare"è un antico strumento ottico che consente di visualizzare immagini animate.



martedì 23 ottobre 2018

2A -Risultati campionamento primaverile 1A (ora 2A)



Lasius fuliginosus

Lasius niger

Messor ibericus

Plagiolepis pygmaea

Temnothorax unifasciatus

Tetramorium caespitum






venerdì 19 ottobre 2018

3A - Olfatto, "nasi" e profumi

Stiamo realizzando un laboratorio sui principi olfattivi.

Cos'è un profumo? Come lo sentiamo?

Le cellule olfattive sono distribuite in una zona ristretta della parte più alta delle fosse nasali e sono circa 50 milioni. Hanno un prolungamento che termina in una serie di peluzzi olfattivi che reagiscono con le sostanze odorose e danno origine all’impulso nervoso. I prolungamenti centrali delle cellule olfattive costituiscono le fibre del nervo olfattorio, che penetrano nella cavità cranica attraverso la lamina cribrosa dell’osso etmoide, e terminano nel bulbo olfattorio dell’encefalo.


Da Wikipedia
L'olfatto o odorato è uno dei sensi specifici e rende possibile, tramite i chemiocettori, la percezione della concentrazione, della qualità e dell'identità di molecole volatili e di gas presenti nell'aria. 
L'olfatto è connesso in maniera funzionale con il gusto, come si può dimostrare quando un raffreddore congestiona le vie aeree, compromettendo la funzione olfattiva e facendo in modo che i cibi abbiano pressoché tutti lo stesso sapore. 

Il bulbo olfattivo è la prima stazione di elaborazione delle informazioni trasportate dai neuroni olfattivi. Gli assoni di queste cellule formano all'interno del bulbo olfattivo, insieme ai dendriti delle cellule mitrali, delle cellule specializzate e delle strutture note come glomeruli olfattivi.

L'assone di ciascun neurone olfattivo si distribuisce ad un singolo glomerulo e su ciascuno di essi convergono migliaia di assoni di neuroni olfattivi; qui gli assoni fanno sinapsi con i dendriti primari delle cellule specializzate. Su ciascun dendrite primario di un neurone di secondo ordine fanno sinapsi 100-1.000 neuroni olfattivi.


Sistema olfattivo umano. 1: Bulbo olfattivo 2: Cellule mitrali 3: Osso 4: Epitelio nasale 5: Glomerulo 6: Recettore olfattivo
Crediti immagine: Chabacano - from Image:Brain human sagittal section.svg Image:Head lateral mouth anatomy.jpg by Patrick J. Lynch, medical illustrator

Chi sono i "nasi"?
Maitre parfumeur, creatore, profumiere, naso...  Sono molti i termini che definiscono questo lavoro affascinante. Il “naso” realizza fragranze.

Nasi famosi
Mona di Orio ha fatto il suo apprendistato da Edmond Roudnistka mentre Yosh Han, naso e fondatrice di Yosh, ha iniziato in una boutique di Aspen tra olii, essenze e materie prime.
Lorenzo Villoresi, laurea in Filosofia e Filologia, ha compiuto numerosi viaggi in Medio Oriente e si è appassionato agli aromi, alle spezie e ai loro odori.
Polge, Creed, Ellena appartengono a famiglie che da generazioni creano profumi.

Chandler Burr ha lasciato il suo incarico al NY Times per il Dipartimento di Arte Olfattiva del Museum of Arts and Design di New York, dove progetterà “mostre e programmi che metteranno in luce il profumo come forma d'arte." La prima mostra organizzata da Burr, The Art of Scent: 1889-2011, consentirà ai visitatori di conoscere i più grandi artisti del profumo  come Jean-Claude Ellena,

Grasse, in Provenza, è la patria del profumo.

Diventare nasi:









domenica 14 ottobre 2018

1A - Risorse interattive

Gioca con le equivalenze:
http://www.walter-fendt.de/html5/mit/conversionunits_it.htm

Segmenti consecutivi:
https://www.geogebra.org/m/DmMQcDnn

Segmenti incidenti:
https://www.geogebra.org/m/kN4ChtnM

Somma di segmenti:
https://www.geogebra.org/m/YPRKk3WW
https://www.geogebra.org/m/kXfxhJZa

Differenza di segmenti:
https://www.geogebra.org/m/XDBm2s2C

Rette perpendicolari:
https://www.geogebra.org/m/JkaSZ8rT

Distanza tra rette:
https://www.geogebra.org/m/KxFDqsTB

Angoli:
https://www.geogebra.org/m/sppfk5rq
https://www.geogebra.org/m/mhTDP4XJ
https://www.geogebra.org/m/UGE2nq2J
https://www.geogebra.org/m/zWJD2QMe



1A - Il calibro

Qualche dettaglio sul calibro:



ll calibro è costituito da un'asta (1) graduata, in genere, sia in mm (3) che in inch (4), sulla quale scorre un cursore (2) che porta incisa una particolare graduazione - o due, una (5) adiacente alla scala in mm e una (6) adiacente a quella in pollici - che prende il nome di nonio. Il cursoio e l'asta sono dotati di ganasce (7) e di becchi (9) che servono per rilevare, rispettivamente, spessori, diametri esterni di tubi, … e distanze e diametri interni; all'estremità opposta il cursoio termina con una sottile asta (8) per rilevamenti di profondità. La misura viene letta sull'asta graduata in corrispondenza dello 0 del nonio.
(da http://macosa.dima.unige.it/diz/c1/calibro.htm)

mercoledì 10 ottobre 2018

3A - PROPORZIONI

TUTTO SULLE PROPORZIONI


A cosa servono le proporzioni?
Vediamo insieme un po' di applicazioni (dal libro di scienze LS).
1- Durante la fotosintesi clorofilliana, grazie all’energia solare, le foglie delle piante producono
glucosio, C6H12O6, e ossigeno, O2, a partire dall’anidride carbonica, CO2, e dall’acqua, H2O
secondo la seguente reazione:
6 CO2 + 6 H2O --> C6H12O6 + 6 O2
Considerando le quantità di sostanze coinvolte nella reazione abbiamo:
264 g di CO2108 g di H2O --> 180 g di C6H12O6 + 192 g  di O2
Sapendo che per produrre 180 g di glucosio occorrono 673 kcal sotto forma di energia solare, e vengono assorbiti 264 g di anidride carbonica, calcola quante kcal devono essere utilizzate per produrre 1 kg (1000 g) di glucosio e quanti g di anidride carbonica. 
[Trasformare i kg in grammi, poi procedere con il calcolo dei rapporti o con le proporzioni]
[3738,88 kcal; 1466,66 g di CO2]

sol.
180 : 673= 1000 : 180
x=(673 .1000)/180=3738,88 kcal
x : 264 = 1000 : 180
x=(264 .1000)/180= 1466,66 g


             Durante la respirazione cellulare che avviene nei mitocondri delle nostre cellule, il glucosio si combina con l’ossigeno, producendo anidride carbonica, vapore acqueo ed energia, secondo la seguente reazione:
C6 H12 O6 + 6 O2 --> 6CO2 + 6 H2O
Considerando le quantità di sostanze coinvolte nella reazione abbiamo:
180 g  + 192 g  -->  264 g + 108 g
Praticamente, ogni 180 g di glucosio “bruciati”, vengono consumati 192 g di ossigeno e si producono 264 g di anidride carbonica e 108 g di vapore acqueo che vengono espulsi all’esterno con l’aria espirata. Ti si chiede di calcolare quanti g di ossigeno vengono consumati e quanti g di anidride carbonica e di vapore acqueo vengono prodotti dal consumo di 900 g di glucosio.
[Suggerimento: risolvere con proporzioni.]
[960 g di ossigeno; 1320 g di anidride carbonica; 540 g di vapore acqueo]


Problemi
Il diametro del Sole è 1.392.000 km, quello della Terra 12.757 km. Calcola il rapporto.

1.392.000 km/12.757 km = 109,1166, cioè circa 109.

Vuol dire che il Sole è 109 volte più grande della Terra! Diciamo allora che il rapporto è 1 a 109. Questo numero è il fattore di scala. Se tu dovessi costruire due modellini del nostro pianeta e della sua stella, e decidessi che il modellino della Terra abbia un diametro di 10 cm, quanto sarebbe grande il modellino del Sole?
Diametro modello Sole = 10 cm x 109= 1090 cm = 10,9 m.

Prova tu
- Il diametro di Marte è 6770 km. Qual è il suo rapporto con il diametro terrestre?
- Il diametro di Saturno è 120.200 km. Qual è il suo rapporto con il diametro terrestre?
- Qual è nella tua classe il rapporto tra il numero di alunni maschi e il numero di alunne femmine?
- Le aree di due quadrati sono 225 e 25 cm^2. Trova il rapporto tra le aree e tra i lati dei due quadrati. 

ESERCIZI
I SALDI
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Televisore 
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Computer
Costo iniziale 1.007,09 € Costo finale  .........
ETICHETTE
Principi nutritivi su 100 g --------Grammi----------- 
Proteine ------------------------------------12,3-------------   ........
Carboidrati complessi -------------------63,5 
Carboidrati semplici ----------------------6,0 
Grassi ----------------------------------------5,7 
Fibre -----------------------------------------7,2 
Sodio ----------------------------------------0,4 


RICETTE
Una tua amica ti dà la seguente ricetta per l’impasto della pizza per 3 persone: 500 g di farina tipo 0; 30 g di lievito; 45 g di olio; 1 dl di acqua tiepida; sale q.b.
Vuoi fare la pizza per 7 amici. Quali sono le nuove dosi per l’impasto?
ALTRI PROBLEMI
1. In 4 ore percorrete 120 km. Quale distanza percorrereste in 8 ore?
2. Sei lavoratori sono in grado di portare a termine un lavoro in 4 giorni. Quanto impiegherebbero 12 lavoratori?
3. Giovanni guadagna 180 euro in 6 ore. Quanto guadagnerà in 8 ore di lavoro?
4. Un elefante beve circa 150 litri d’acqua al giorno (da 100 a 220 litri). Di quanta acqua dovete disporre per mantenere in casa per 10 giorni un elefante?
5. Un elefante maschio pesa mediamente 5650 kg e mangia una quantità di cibo pari al 5% del suo peso ogni giorno. Quanta mangia un elefante maschio in un giorno e un elefante femmina se questa pesa mediamente 3150 kg?

2A-Ripasso aritmetica

GENERALITA' SULLE FRAZIONI
SCHEDA FRAZIONI

Esercizio di rappresentazione sulla retta:
https://www.geogebra.org/m/AyF5RAFY

Divisione con le frazioni
Sai già che, dati due numeri interi, dei quali il secondo è diverso da zero, si dice quoziente il numero che moltiplicato per il secondo dà per prodotto il primo.
esempio:
20 : 10 = 2
2 x 10 = 20
La stessa regola si applica alle frazioni: il quoziente di una frazione per un'altra diversa da 0 è la frazione che moltiplicata per la seconda dà come prodotto la prima.
Eseguiamo la seguente divisione:


Stiamo cercando quella frazione che moltiplicata per 1/2, dà come risultato 1/6: 

Ora proviamo a moltiplicare la prima frazione per l'inverso della seconda frazione. La prima frazione è 1/6.  La seconda è 1/2. il suo inverso è 2. Calcola cioè 1/6 x 2. Il 6 ed il 2 si semplificano, e ti rimane 1/3.

Adesso  moltiplica 1/3 x 1/2:

1/3 è dunque la frazione che moltiplicata per 1/2 mi dà 1/3. E' la frazione che cercavamo.
In generale vale la seguente regola:
per dividere una frazione per un'altra, dobbiamo moltiplicare la prima per l'inversa della seconda.


2A - Ripasso Geometria

Per il ripasso:
ENTI GEOMETRICI FONDAMENTALI
RETTE E SEGMENTI
Vedi in particolare a pag. 10 gli esempi svolti.

PROBLEMI DI COMPITO

  1. La somma delle lunghezze di due segmenti misura 89 cm e il minore 2,6 dm. Quanto misura il maggiore dei due segmenti in centimetri?
  2. La somma delle lunghezze di due segmenti misura 8,9 dm e il minore 26 cm. Quanto misura il maggiore dei due segmenti in centimetri?
  3. La differenza delle lunghezze di due segmenti misura 3,5 dm e il maggiore 97 cm.  Quanto misura il minore dei due segmenti in centimetri?
  4. La somma delle lunghezze di due segmenti misura 105 cm e il minore 3,7 dm.  Quanto misura il maggiore dei due segmenti in centimetri?
Suggerimenti:

CD= 2,6 dm = 26 cm
AB= (AB + CD) - CD = ...

AB>CD
AB= ... cm
...

AB=97 cm
AB - CD=3,5 dm = ... cm

AB > CD
CD =3,7 dm = ... cm
AB + CD=105 cm
AB = .......................

lunedì 1 ottobre 2018

2A-Analisi sensoriale

L'analisi sensoriale è un metodo scientifico usato per risvegliare, misurare , analizzare e interpretare le impressioni sui prodotti che derivano dalla percezione tramite i sensi della vista, dell'olfatto, del tatto, del
gusto e dell'udito.
Con l’analisi sensoriale si chiede di esprimere dei giudizi su quanto si percepisce di un certo prodotto. Noi analizzeremo alcune cultivar di mele.

Il successo di una cultivar dipende da una serie di fattori ed è molto interessante capire perché. I produttori lo sanno molto bene e si investe parecchio in analisi chimico-fisiche sul prodotto e analisi sensoriale per capire i gusti dei consumatori. Un insieme complesso di dati che richiede il contributo di agronomi, chimici, fisici, statistici, legali.
La mela verde Granny Ramsey Smith, nota comunemente come Granny Smith (nonna Smith), è originaria dell'Australia, dove fu scoperta da Maria Ann Ramsey Sherwood Smith (1799-1870). Si tratta di un ibrido nato in natura del melo selvatico col melo, propagato poi dalla Smith che pare ne trovò un esemplare nel suo giardino.
Si diffuse rapidamente in Nuova Zelanda, poi nel Regno Unito (1935) e più recentemente (1972) negli USA. E' una mela nota per via della sua buccia lucida e di colore verde brillante e per il suo gusto spiccatamente acidulo, poco zuccherino. La polpa è compatta e succosa, croccante, particolarmente adatta alla cottura.

Guarda qui e clicca su una mela per vederne le caratteristiche.

Agli assaggiatori si chiede di compilare una scheda assegnando dei punteggi a determinate caratteristiche (noi ne abbiamo indicate sei). Si può così mettere in evidenza il livello di gradimento di ogni prodotto per l’aspetto visivo, olfattivo e gustolfattivo. Abbiamo annusato, percepito suoni (il "croc" del morso), assaporato, percepito sensazioni tattili (polpa croccante o farinosa, rilevamento del succo): un insieme molto complesso di sensazioni che determinano il nostro punteggio. Costruiremo poi il diagramma radar o a ragnatela con i dati sulle mele.

Altre info sulle mele e la storia di Giovannino Semedimela: https://www.youtube.com/watch?v=484AJlOnOnc.

John Appleseed

John Chapman (1774-1847) divenne noto come Johnny Appleseed (italianizzato in Giovannino Semedimela) a causa della sua abitudine di piantare meli. 

Dagli inizi del XIX secolo cominciò ad esplorare le regioni selvagge dell'Ovest statunitense piantando, lungo il cammino, migliaia di semi di mele che si era procurato in Pennsylvania, presso i produttori di sidro. Da allora in poi spese l'intera vita prendendosi cura degli alberi da lui stesso piantati su un territorio vastissimo di centinaia di chilometri quadrati. Le mele di quegli alberi non erano come quelle che conosciamo oggi, prodotte per innesto ma erano piccoli frutti a quei tempi utilizzati soprattutto per la produzione di sidro e di un suo derivato chiamato applejack. Si narra che Chapman vivesse una vita sobria e selvaggia, immerso nella natura che amava e rispettava: dormiva spesso in mezzo ai boschi o lungo i torrenti, per vivere si accontentava di poco e spesso scambiava gli alberi ed i frutti del melo con vestiti o altri generi di necessità. 
Il suo carattere mite, gentile e generoso (viaggiava disarmato e riuscì sempre a stabilire rapporti di amicizia con gli indiani) e la sua sincera spiritualità, uniti ad un aspetto assai eccentrico - sembra che camminasse scalzo e che usasse una vecchia pentola come copricapo - contribuirono a farne una figura leggendaria, celebrata in decine di canzoni popolari, opere letterarie, film, fumetti e cartoni animati.*
Ecco, dal sito di Enchanted Learning, una mappa degli Stati Uniti con i luoghi del nostro Semedimela: in giallo il Massachusetts, dov'è nato; in verde Ohio, Pennsylvania, Kentucky, Illinois, e Indiana, dove c'erano i suoi vivai; con i confini in rosso l'Indiana, dov'è sepolto.



3A- Il rapporto circonferenza/diametro

L'attività svolta per compito e discussa in classe è animata qui:
https://www.geogebra.org/m/SW766A9D

L'attività alla lavagna è invece animata qui:

https://www.geogebra.org/m/rGWmHUXZ
https://www.geogebra.org/m/zPTgQQ5C

3A - L'esagono regolare

Qui puoi rivedere l'argomento di oggi in modo completo:
https://bredainrete.blogspot.com/2017/10/3a-poligoni-regolari.html

L'attività che abbiamo fatto è riassunta qui: https://www.geogebra.org/m/mNeakPNS.
In pratica abbiamo disegnato esagoni regolari di dimensioni diverse, abbiamo suddiviso l'esagono in sei triangoli equilateri di cui abbiamo misurato l'altezza (calcolabile anche con Pitagora: vedi link precedente) e determinato il rapporto tra altezza dei triangoli e lati.
Abbiamo scoperto che il valore del rapporto è costante: 0,866. Questo è il numero fisso dell'esagono regolare.