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domenica 10 febbraio 2019

DARWIN DAY 2019

In occasione del Darwin Day 2019 - celebrazione internazionale in onore di Charles Darwin che si tiene ogni anno in occasione dell'anniversario della sua nascita, il 12 febbraio - il Museo di Storia Naturale di Milano ospita due giorni di eventi dal titolo Natura Immaginata.
Milano - 

Charles Robert Darwin (1809 – 1882) è stato un naturalista, biologo e geologo britannico, celebre per aver formulato la teoria dell'evoluzione delle specie animali e vegetali per selezione naturale agente sulla variabilità dei caratteri ereditari, e della loro diversificazione e moltiplicazione per discendenza da un antenato comune.
Già da scolaro Darwin iniziò a collezionare insetti, rocce e minerali, ad osservare gli uccelli. A 16 anni fu iscritto dal padre, all'università di Edimburgo, presso la facoltà di Medicina che però abbandonò nel 1827. Suo padre, insoddisfatto che non fosse diventato medico e temendo divenisse un buono a nulla, lo spedì nel 1828 nel Christ's College a Cambridge, sperando in una sua carriera ecclesiastica.
A Cambridge, Darwin fu fortemente influenzato da personalità scientifiche. Questa esperienza, unitamente all'interesse per le collezioni di coleotteri sviluppatosi accompagnandolo in escursioni in campagna alla caccia di insetti, lo indirizzò verso la storia naturale.
Partecipa alla spedizione della nave Beagle, comandata da Robert Fitzroy, in partenza per una spedizione cartografica di cinque anni attorno alle coste del Sud America. Nel lungo periodo trascorso in viaggio registrò con estrema precisione moltissime osservazioni naturalistiche, poi pubblicate in celebre diario.
Il più celebre saggio di Darwin, L'origine delle specie, fu pubblicato solo nel 1859; la prima edizione (in 1250 copie) andò esaurita in due giorni. Il libro fu fonte di aspre controversie , poiché esso contraddiceva le allora diffuse teorie «scientifiche» di un intervento divino diretto sulla natura e contrastava con la Creazione vista secondo interpretazione letterale del libro della Genesi.
Gli appuntamenti a Milano:

domenica 11 febbraio 2018

Darwin Day 2018

Il Darwin Day è la giornata internazionale che celebra il padre della teoria dell’evoluzione Charles Robert Darwin (Shrewsbury 1809 – Londra 1882) nel giorno del suo compleanno, lunedì 12 febbraio.

In tutto il mondo centinaia di conferenze, incontri, dibattiti ed eventi animeranno scuole, università, musei e circoli di tutto il mondo, dalla Norvegia alla Spagna, dall’India fino al Giappone.
A Milano il Museo di Storia Naturale ha festeggiato l'evento con una serie di conferenzesul tema “Sicuramente vero? Fatti, ipotesi, congetture” per ragionare sul tema più in voga in questo periodo: le fake news.


L’evoluzione è uno dei processi fondamentali della storia biologica di tutte le specie viventi, di cui Charles Darwin svelò i meccanismi di base più di 150 anni fa.
Nel corso degli anni, il nucleo centrale della teoria darwiniana è stato integrato con nuove scoperte in diversi campi delle scienze, dalla genetica alla paleontologia, dall’ecologia alla biologia dello sviluppo, dalla biofisica alle neuroscienze.
Ci ancora molti aspetti da chiarire ed è in corso un vivace dibattito tra gli studiosi. La teoria ha scatenato obiezioni e critiche che però non hanno nulla a che fare con le sue solide basi scientifiche.
Parlare di evoluzione è quindi al tempo stesso una necessità e una sfida, che abbiamo scelto di affrontare usando un approccio che combina fumetti e facilitazioni grafiche per spiegare l’evoluzione e le sue implicazioni scientifiche.

Charles Darwin nacque da ricchi borghesi. Suo padre era il medico Robert Waring Darwin, suo nonno Erasmus, medico e studioso di scienze naturali. Il nonno Erasmus  fu anche amico di James Watt, inventore della macchina a vapore e del chimico Joseph Priestley. 
A scuola Darwin è un ragazzo pigro e lento. È però interessato alla variabilità delle piante, e raccoglie e colleziona di tutto: minerali, insetti, monete e francobolli.  A tredici anni aiuta il fratello maggiore nel laboratorio di chimica che hanno installato nel cortile di casa. 
Quando ha 16 anni, papà Robert gli cambia scuola, perché Charles ha voti bassi. Lo iscrive all’Università di Edimburgo, facoltà di medicina che il ragazzo Charles frequenta di malavoglia. Come ultimo tentativo suo padre lo iscrive all’Università di Cambridge perché diventi un pastore di anime: ma accade qualcosa di inaspettato. Gli insegnanti vedono in lui, finalmente, la passione per la natura. Con loro Charles fa escursioni botaniche e geologiche. Mentre sta preparando gli ultimi esami, gli viene fatta una proposta incredibile: un viaggio attorno al mondo.
Charles, che ha 22 anni, salirà così sul brigantino Beagle del capitano FitzRoy. Nel lungo viaggio tra per mare e terra, ha modo di sviluppare le capacità di osservazione ed analisi che lo porteranno a formulare la teoria dell'evoluzione. Durante la spedizione durata cinque anni studia la geologia di continenti ed isole, e raccoglie e studia un gran numero di organismi viventi e fossili. 

venerdì 12 febbraio 2016

DARWIN DAY 2016




Pikaia, a cui abbiamo più volte rimandato per gli studi sull'evoluzione, pubblica oggi un interessante articolo sui "pet" di Charles Darwin. Con l'invito a leggere tutto l'articolo, un breve estratto:

Darwin amò sempre tantissimo i cani. ...  Quando era in viaggio in ogni lettera chiedeva alla sorella Caroline “notizie dei suoi cani”. Ma il cane più importante della sua vita fu un fox terrier quasi bianco di nome Polly. ...  Quando lui lavorava nello studio, lei si accoccolava in un cestino vicino al fuoco. Polly era molto affettuosa e, essendo un cane astuto, capiva sempre dal procedere dei preparativi nello studio, quando Darwin stava per partire, e si intristiva per questo. ...  Il grande naturalista era solito farle prendere al volo i biscotti appoggiandoglieli sul suo naso, ed aveva un modo particolarmente affezionato e scherzosamente solenne di spiegarle come dovesse essere molto brava ad eseguire i comandi. Polly aveva una macchia rossa sulla schiena, a causa di una bruciatura, e Darwin era solito evidenziare come l’osservazione fosse in accordo con la sua teoria di eredità dei caratteri: dato che il pelo rosso era cresciuto dopo la scottatura, dimostrava la sua teoria in quanto il padre di Polly era un bull terrier rosso. Egli era piacevolmente affezionato a Polly e non mostrava mai impazienza per le attenzioni che lei reclamava, come grattare per farsi aprire la porta o andare alla finestra della veranda per un gioco chiamato: “to bark at naughty people” (abbaiare a brutte persone inesistenti). ... Charles Darwin si spense il 19 aprile 1882 e il giorno successivo anche la sua adorata Polly morì, come spesso succede ai cani che hanno tanto amato i loro padroni. La piccola venne sepolta nel frutteto sotto un albero di mele, dove lei e Darwin spesso sostavano.


martedì 9 febbraio 2016

Sta per arrivare il Darwin Day 2016


E nell'attesa il portale dell'evoluzione pikaia pubblica un interessante articolo.
Il sito vuole sfatare le bufale più amate dai creazionisti su Charles Darwin in persona e sulla sua famiglia.


1. Tutto merito delle Galápagos?

Di tutti i luoghi che Darwin ha visitato tra il 1831 e il 1836 durante la spedizione del brigantino H.M.S. Beagle, l’arcipelago delle Galápagos è indubbiamente è quello che è rimasto più legato al suo nome.
Ma è solo uno dei numerosi luoghi che lo scienziato visitò nel suo viaggio intorno al mondo

 2. Emma Darwin era la moglie bigotta del genio?
La persona più importante della vita di Darwin è stata senza dubbio la moglie, Emma Wedgwood Darwin. Nel libro Emma Wedgwood Darwin di Chiara Ceci (Sironi, 2013) si dice che Emma,aveva ricevuto un’educazione di altissimo livello e che per Darwin fu una compagna di vita, anche dal punto di vista intellettuale.
Emma era credente ma come tutti i Wedgwood considerava la razionalità e le scienze complementari alla fede

3. Marx voleva dedicare Il Capitale a Darwin?
Il mito nasce, nel 1931, con la pubblicazione di una biografia di Marx in Unione sovietica, nella quale era riportata una lettera di Darwin in cui declinava la proposta di dedica. La lettera non nomina Il Capitale, ma era stata trovata tra le carte di Marx, quindi venne dato per scontato che il libro fosse quello. Nel 1978 si scoprì che non era così. E' vero invece che Marx inviò una copia del suo libro a Darwin, per il quale aveva davvero una profonda ammirazione. Darwin ringraziò per il dono con molta cortesia, ma sappiamo che non lo lesse mai: alla sua morte le pagine del vecchio libro sono ancora da separare.

4. Darwin ha rubato l’idea a Wallace? 

Nel 2013, è stato celebrato il centenario dalla morte di Alfred Russel Wallace, un altro genio che scoprì indipendentemente da Darwin il principio della selezione naturale.
Quando mandò a Darwin il suo saggio dove descriveva la selezione naturale, lo scienziato ci stava già lavorando da diversi anni. Nel 1858 i manoscritti di Darwin eWallace furono presentati alla Linnean Society, assicurando a entrambi la paternità della geniale intuizione. In seguito Darwin pubblicò L’origine delle specie, e Wallace divenne uno dei più grandi difensori del pensiero darwiniano.

5. Darwin razzista? 

Una delle accuse più frequenti è che Darwin fosse razzista, la prova è nelle frasi usate nei suoi manoscritti: tra selvaggi, e razze favorite è facile per certi siti presentare lo scienziato addirittura un degno ispiratore di Hitler.
Darwin era un convinto antischiavista, tanto che il sanguigno capitano del Beagle Fitzroy lo bandì dalla sua tavola dopo una discussione su questo argomento. Inoltre, Darwin riconobbe che tutti gli esseri umani, indipendentemente dal loro colore e dalla loro cultura, facevano parte di un’unica specie che si era differenziata solo in superficie, e identificò correttamente la culla dell’umanità nel continente africano. Rispetto a noi (era nato nel 1809) l’etica di Darwin era certamente arretrata, ma chi adesso è antirazzista, forse, deve ringraziare anche il contributo di persone come lui.

Tutto l'articolo qui: http://pikaia.eu/5-bufale-su-charles-darwin/.

lunedì 1 febbraio 2016

Aspettando il Darwin Day

Il 12 febbraio 1809 nasceva Charles Robert Darwin.
L’origine delle specie (1859), libro di importanza capitale nella storia della scienza, parla delle piante e degli animali, di come la varietà e le diversità attuali possano essersi generate. Come ogni anno, sono previsti numerosi eventi per commemorare Darwin nel giorno della sua nascita. Anche noi festeggeremo!
Intanto informati qui.

Darwin Day 2016



giovedì 30 maggio 2013

Evoluzione

L’evoluzione è l’insieme delle modificazioni successive che portano, in un tempo sufficientemente lungo, a cambiamenti di tipo morfologico (=relativo alla forma), strutturali e funzionali nei viventi.
La sede di variazione è il DNA. Quando il patrimonio genetico di un individuo viene trasmesso alla sua progenie (i suoi figli) i cambiamenti passano alla nuova generazione, fino all'emergenza di nuove specie.
La selezione naturale è un meccanismo che conserva le variazioni favorevoli ed elimina quelle sfavorevoli, portando all’accumulo di cambiamenti in una popolazione. Ci sono le evidenze paleontologiche (fossili) a confermare che tutti gli organismi derivino, attraverso un processo di divergenza, da progenitori ancestrali comuni.

La conservazione delle differenze e variazioni individuali favorevoli e la distruzione di quelle nocive sono state da me chiamate "selezione naturale" o "sopravvivenza del più adatto". Le variazioni che non sono né utili né nocive non saranno influenzate dalla selezione naturale, e rimarranno allo stato di elementi fluttuanti… o infine, si fisseranno, per cause dipendenti dalla natura dell'organismo e da quella delle condizioni  (Charles Darwin, L'origine delle specie, 1859)

Esempio tipico è l'evoluzione del collo delle giraffe.
Una mutazione genetica che ha prodotto in alcuni individui un collo più lungo si è rivelata vantaggiosa, perché questi soggetti potevano raggiungere più facilmente le foglie di alberi alti, nutrirsi meglio e di più, rispetto agli individui che non potevano raggiungere le foglie poste in alto.
La conseguenza era una più elevata probabilità di sopravvivenza e di riproduzione (e dunque una maggiore probabilità di trasmettere il proprio patrimonio genetico): cioè un adattamento all'ambiente migliore rispetto agli individui col collo più corto.



Darwin, nel capitolo 4 del suo libro The Origin of Species, dedicò un paragrafo alla definizione di un altro tipo di selezione, distinta da quella prodotta dall’ambiente. nota come selezione sessuale ed operata dalla competizione tra maschi (che lottano per conquistare la compagna) e dalla scelta delle femmine, sulla base di caratteristiche comportamentali o ornamentali, come il canto ed il piumaggio degli uccelli (es. il pavone).

Darwin studiò gli animali delle isole Galapagos.

Il viaggio del Beagle
In particolare, in ognuna di queste isole viveva una diversa specie di fringuello che si distingueva dalle altre per dimensioni, piumaggio e per forma del becco.



Darwin notò che i fringuelli che si nutrivano di semi con guscio duro avevano un becco tozzo e robusto, mentre quelli che si nutrivano di insetti avevano un becco più sottile. Ipotizzò che le varie specie di fringuelli si fossero evolute a partire da un'unica specie più antica, adattatasi alle diverse caratteristiche ambientali ed alla conseguente dieta disponibile, suggerendo l'idea che l'evoluzione di una specie doveva far sì che questa si adattasse meglio all'ambiente circostante. In modo simile lavorano gli allevatori, che ottengono specie con le caratteristiche desiderate incrociando tra loro alcuni animali selezionati. Darwin concluse che in natura un meccanismo di selezione analogo a quello dell’allevatore, per cui gli individui adatti sopravvivono mentre i non adatti vengono eliminati.

 Un caso di evoluzione direttamente osservato è quello della farfalla delle betulle, la Biston betularia, che presenta, insieme ad individui con le ali chiare punteggiate di nero, delle forme melaniche ad ali scure. Questa farfalla notturna si posa sui tronchi di betulla, tipicamente chiari con screziature scure; su tale sfondo, la colorazione chiara le rende quasi invisibili ai predatori.




Fino al 1845 tutti gli esemplari osservati di Biston betularia erano prevalentemente di colore chiaro, ma con lo sviluppo delle fabbriche alimentate a carbone e la presenza di particelle di fuliggine nell’atmosfera, i tronchi di betulla vennero coperti da uno strato di polvere scura, sulla quale le farfalle ad ali bianche erano ben visibili. Le falene scure divennero favorite, ed il loro numero cominciò ad aumentare La sostituzione degli esemplari ad ali chiare con quelli ad ali nere fu molto rapida; si osservò un ritorno alla prevalenza di farfalle ad ali chiare solo dopo le norme antinquinamento che ridussero la presenza di fuliggine negli scarichi industriali.

martedì 21 maggio 2013

Da dove veniamo?

La famiglia ominide fa la sua comparsa in un luogo imprecisato del continente africano intorno a 6-7 milioni di anni fa.
La specie Homo muove i suoi primi passi, sempre in Africa, molto tempo dopo, fra 160 e 200mila anni fa.
Fisicamente ci somiglia molto. Il suo universo cognitivo da cacciatore-raccoglitore, invece, è lontanissimo da noi. Si tratta di una specie ben adattata al clima africano, capace di spostarsi e di adattarsi. Ma per molti altri aspetti l’Homo sapiens è un ominide al pari di altri suoi predecessori o coetanei con i quali ha convissuto per decine di millenni, fino a poco meno di 30mila anni fa.

Circa 50mila anni fa compaiono sepolture rituali e arte rupestre. Con la “rivoluzione paleolitica” nasce la mente umana.
Nel 1872 Charles Darwin scrive nella sesta edizione dell’Origine delle specie una lunga dissertazione sull’origine degli organi di estrema complessità e perfezione.
I creazionisti avevano infatti notato, nella loro critica a Darwin, che era difficile spiegare come lo stadio iniziale di un organo, per esempio un 5% di un’ala o di un occhio, potesse essersi evoluto in vista della sua utilità attuale, dato che non poteva servire all’inizio per volare o per vedere. 
 Darwin sostenne che in natura un organo può svolgere più funzioni o, viceversa, una funzione può essere assolta da più organi.
In tal modo, la selezione naturale può convertire una struttura da una certa funzione primaria a un’altra nel corso dell’evoluzione. Un organo può dunque avere un pre-adattamento per una certa funzione e poi essere utilizzato per un’altra. 
Come dire che l’utilità attuale di una struttura o di un comportamento non coincide necessariamente con la sua origine storica.

All’incirca dai 45mila ai 34mila anni fa emergono capacità cognitive inedite e incommensurabili rispetto a quelle degli altri primati. I comportamenti sociali raggiungono livelli complessi. 

Un nuovo fenomeno ha fatto la sua comparsa sul pianeta: una specie dotata di linguaggio articolato e di spiccate capacità relazionali e simboliche, con forti tendenze all’elaborazione di concetti astratti.
Da un ramoscello laterale dell’evoluzione nasce la prima specie biologica autocosciente in grado di porsi domande sul proprio destino e, qualche millennio a venire, sulla propria evoluzione. 
Se proviamo a elencare, con l’aiuto della letteratura paleoantropologica più aggiornata, le caratteristiche che l’umanità manifesta nei siti europei in concomitanza con questo grande balzo, gli elementi di discontinuità appaiono davvero straordinari. Compaiono le prime forme di innovazione culturale; le popolazioni umane si dividono in gruppi stabili e omogenei, nasce la diversità culturale e linguistica; esplode la produzione di rappresentazioni simboliche e artistiche; si ritualizzano le pratiche di sepoltura; compaiono i primi indizi di un interesse per la comprensione dei fenomeni naturali; le società di caccia e raccolta si raffinano enormemente.

Cosa può avere innescato questa esplosione di creatività, di mobilità, di immaginazione e di spiritualità?

(adattato da Telmo Pievani)

Galleria degli antenati: Darwin and Co.

Charles Robert Darwin (1809 –1882) nacque a Shrewsbury, in Inghilterra, quinto dei sei figli di Robert Darwin, medico, e Susannah Wedgwood.


Già da scolaro Darwin iniziò a collezionare insetti, rocce e minerali, ad osservare gli uccelli. Terminate le scuole primarie fu inviato nella rinomata scuola del dottor Butler a Shrewsbury, imparando la geometria e la matematica, trascurando lo studio dei classici antichi, che non riuscivano a coinvolgerlo pienamente. Nel tempo libero collezionava uova di uccelli, insetti e assieme al fratello eseguiva esperimenti chimici nel capanno degli attrezzi. A 16 anni fu iscritto dal padre, all'università di Edimburgo, presso la facoltà di Medicina che però abbandonò nel 1827. Suo padre, insoddisfatto che non fosse diventato medico e temendo divenisse un buono a nulla, lo spedì nel 1828 nel Christ's College a Cambridge, sperando in una sua carriera ecclesiastica.
A Cambridge, Darwin fu fortemente influenzato da personalità scientifiche , soprattutto dal botanico ed entomologo John Henslow. Questa esperienza, unitamente all'interesse per le collezioni di coleotteri sviluppatosi accompagnandolo in escursioni in campagna alla caccia di insetti, lo indirizzò verso la storia naturale.
Nell'estate del 1831 termina gli studi. Partecipa alla spedizione della nave Beagle, comandata da Robert Fitzroy, in partenza per una spedizione cartografica di cinque anni attorno alle coste del Sud America. Nel lungo periodo trascorso in viaggio registrò con estrema precisione moltissime osservazioni naturalistiche, poi pubblicate in celebre diario.


Durante la spedizione studiò direttamente sia le caratteristiche geologiche dei luoghi visitati, sia un gran numero di organismi viventi e fossili.
Il più celebre saggio di Darwin, L'origine delle specie, fu pubblicato solo nel 1859; la prima edizione (in 1250 copie) andò esaurita in due giorni. Nelle sue opere successive lo scienziato sviluppò altri temi.
Ne L'espressione delle emozioni negli animali e nell'Uomo, affrontò per la prima volta lo studio del comportamento animale secondo una prospettiva evoluzionistica.

Thomas Henry Huxley (1825 –1895) è stato un biologo e filosofo inglese. Convinto sostenitore dell'evoluzionismo darwiniano venne soprannominato il "mastino di Darwin". A differenza degli eminenti scienzati che avrebbe in seguito frequentato, Huxley non proveniva da una famiglia agiata. Da ragazzo aveva frequentato la scuola per soli due anni; un giovane meno dotato sarebbe potuto diventare un emarginato, ma non Thomas Henry: si fece autodidatta, e studiò scienza e logica, oltre ad imparare il tedesco da solo. A sedici anni era praticamente presso un medico, e a diciassette vinse una borsa di studio della Charing Cross School of Medicine di Londra. Intorno ai vent'anni pubblicò il suo primo articolo scientifico.



Nel 1860 partecipò al famoso dibattito nel quale sostenne, contro il vescovo di Oxford Samuel Wilberforce, la teoria dell’evoluzione del suo maestro Darwin, della cui validità, sebbene in disaccordo su alcuni punti, era convinto sostenitore.
Conseguì l'incarico di professore di storia naturale alla Royal School of Mines, incarico che avrebbe mantenuto per più di trent'anni.

Samuel Wilberforce (1805 –1873) Noto con il soprannome di "Soapy Sam" (untuoso), Wilberforce fu un grande parlatore, famoso per il suo eloquio . Oggi è ricordato per il famoso dibattito contro Huxley che sosteneva la teoria di Darwin. Non fu solo vescovo di Oxford – una posizione importantissima alla sua epoca – ma anche membro della camera dei Lords e della Royal Society.



Robert Fitzroy (1805 – 1865) è stato un navigatore britannico, celebre per aver condotto in qualità di capitano il brigantino Beagle nel viaggio in Patagonia e nello stretto di Magellano. Durante il viaggio sul brigantino Beagle tiene un diario di bordo sul quale annota le proprie esperienze, proprio come Darwin. Fitzroy è anche considerato uno dei pionieri della meteorologia, egli infatti diede vita alle prime previsioni del tempo. Nel febbraio del 1818, a soli 12 anni, entrò a far parte del Royal naval College e l'anno seguente entrò nella Royal Navy. Completò il suo corso con successo e nel 1824 fu promosso luogotenente avendo passato l'esame con il massimo del punteggio. Eletto deputato e successivamente governatore della Nuova Zelanda, incarico che dovette lasciare dopo soli due anni per motivi legati al suo pessimo carattere, nel 1854 divenne direttore del nascente ufficio meterologico inglese. Pioniere di questa scienza nata per esigenze legate alla marineria, fu sua anche l'idea di pubblicare le previsioni sui giornali per renderle disponibili al grande pubblico. Religiosissimo e profondo assertore del libro della Genesi, FitzRoy tentò di trovare attraverso lo studio delle scienze naturali una conferma alle Scritture, in particolare al Diluvio. Convinzioni che si scontrarono con l'apertura mentale e il genio di Darwin. I due da amici (scrissero anche un libro insieme al ritorno in patria) divennero antagonisti, soprattutto dopo la pubblicazione di L’evoluzione della specie.




sabato 12 febbraio 2011

Darwin Day

Tra l'11 e il 13 febbraio, si terrà l'Evolution Day al Museo di Storia Naturale di Milano, che sostituirà l'ormai storico Darwin Day del capoluogo lombardo. Il tema di questa edizione sarà "I grandi esploratori. L'evoluzione e la diversità viste con gli occhi di viaggiatori e scopritori". La manifestazione si concluderà con una performance inedita del Premio Nobel Dario Fo!

L’Evolution Day 2011 si svolgerà nei giorni dell’11 e 12 febbraio, mantenendo quindi la propria vicinanza ideale con le iniziative che in tutto il mondo ricordano il compleanno di Charles Darwin. Chi non potrà essere presente al Museo di Storia Naturale, e nelle sedi cittadine e lombarde a esso collegate per l’occasione, potrà seguirlo in diretta streaming da www.scienzainrete.it. Milano torna dunque al centro dei progetti di comunicazione della scienza dedicati a un campo di studi in continuo aggiornamento: il grande affresco dell’evoluzione degli esseri viventi, dei loro ambienti, della specie umana e degli scienziati stessi alle prese con sempre nuove domande ed esplorazioni.

In esclusiva per l'Evolution Day, il 13 febbraio alle ore 11.00, il Premio Nobel Dario Fo presenterà una performance inedita: DIO E' NERO. Ingresso libero fino ad esaurimento posti.

Darwin su Wikipedia.
Guarda su youtube il video realizzato l'anno scorso dal Laboratorio di Teatro Scientifico della Scuola Breda e finalista di TS - SU18.