Dalla clorofilla, un pigmento che si può estrarre dalle foglie con l'alcol etilico.
![](https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgVIbWQyd2aSKfI1rEvh7NPn-Z2o7ZD_QnOZRCWabqjyUaYzMncG8I05PtKuUepwIegMsX6iX_3Z7RbFijS5STaufPo-yZp6UDSvTnyJPQotQqB1ye7z41XmAwsL8ZTxTtFOXslIA0TwHfr/s400/P1410007.jpg)
Ma le foglie hanno anche altri colori. I carotenoidi sono i pigmenti responsabili di colori brillanti che vanno dal giallo pallido al rosso profondo. I flavonoidi (il loro nome deriva dal latino flavus, biondo) sono altri pigmenti pigmenti vegetali, tra cui le antocianine (responsabili dei colore blu).
Nel disegno tratto da http://forestry.about.com/od/fallcolor/ss/fall_leaf_xsec.htm vediamo dove sono immagazzinati nella foglia i carotenoidi (nei plastidi, 2), le antocianine (nella linfa, 3) e la clorofilla (plastidi, 1). In autunno nelle piante decidue la clorofilla viene progressivamente degradata ed emergono gli altri pigmenti presenti. Le antocianine non hanno un ruolo nella fotosintesi e vengono prodotte a causa del freddo o per l’invecchiamento delle foglie.
![](https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhtfe5orrH-aFQwHTDgbShyYeIidbFpgYGl-Yqnd42Pvywj0j5C59PqRSxZ-5g_Sk5b_36HIhNizvDb7dxPdEbJIOppTbUHWjFJKUrx4omakxudQ54-S2mUiSTVb3eAR8km6cxEDWXKmy1W/s400/leafsect.gif)
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