Abbiamo imparato che:
- L’energia usata dagli esseri viventi deriva da reazioni che possono liberare una grande quantità di energia, accumulata in molecole di adenosin trifosfato (ATP), la moneta energetica biologica.
Il principale processo di produzione dell’ATP è la respirazione cellulare, nel corso della quale i componenti elementari ottenuti dalla digestione – aminoacidi, zuccheri semplici e acidi grassi – vengono demoliti per produrre energia.
- Si definisce frequenza cardiaca il numero di battiti che il cuore compie in un minuto (bpm). La frequenza varia in modo naturale a seconda sia dell’età sia dell’attività che si sta svolgendo, sia dell’allenamento fisico.
Rispetto alle diverse età, sono da considerare normali i seguenti valori:
da 70 a 120 bpm per gli adolescenti;
da 60 a 90 bpm per gli adulti (con una minima differenza tra l’uomo e la donna)
- Soprattutto l’attività fisica causa un aumento dei battiti.
Quando la frequenza cardiaca scende al di sotto dei valori minimi considerati normali si parla di bradicardia, mentre si definisce tachicardia la situazione nella quale si riscontrano valori al di sopra di quelli massimi.
La frequenza cardiaca è misurata in genere contando i battiti che si possono sentire sul polso o attraverso l'ascolto del cuore per mezzo di uno stetoscopio posto sul torace, metodo di misurazione più accurato.
- Il riscaldamento serve per preparare l’organismo ad affrontare l’attività fisica e riduce i rischi di traumi all’apparato muscolo-scheletrico.
Consiste nello svolgere un’attività fisica di bassa intensità, come per esempio una corsa lenta o esercizi ginnici sul posto, che porti gradualmente al “riscaldamento” del corpo. Serve a evitare affaticamento eccessivo ai primi sforzi, contratture e stiramenti ai muscoli e lesioni a tendini e legamenti, resi così più elastici e pronti ad affrontare il movimento. L’attività di riscaldamento inoltre richiama verso i distretti sollecitati dall’esercizio il sangue, mettendolo a disposizione dei tessuti.
Nessun commento:
Posta un commento