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lunedì 28 marzo 2011

Il fagiolo

Vittoria e Giacomo hanno raccolto il primo baccello.
Ecco la sequenza che mostra il baccello, il suo contenuto e i due cotiledoni del fagiolo. Il fagiolo, che è una leguminosa, è una pianta dicotiledone, cioè il cui seme l'embrione è fornito di due cotiledoni. Questi hanno la funzione di riserva nutritiva al momento della germinazione.






Dal sito http://www.funghiitaliani.it un'immagine che mostra la differenza tra monocotiledoni e dicotiledoni:

lunedì 28 febbraio 2011

LA CRESCITA DELLE PIANTINE

Le nostre piantine di fagioli sono cresciute ancora: una è un po' sofferente, le altre due sono in forte crescita e stanno fiorendo (una ha 5 germogli, un'altra ne ha 4, e l'ultima ne ha 1).

Giacomo e Vittoria

martedì 8 febbraio 2011

Germogli

Le coltivazioni di Giacomo e Vittoria:

lunedì 17 gennaio 2011

IL POMODORO

Il pomodoro (Solanum lycopersicum L.), della famiglia delle Solanaceae, è una pianta annuale le cui bacche dal caratteristico colore rosso sono alla base di molti piatti della cucina italiana.
Il pomodoro maturo, a basso contenuto calorico, è ricco di principi nutritivi e contiene una quantità significativa di licopene, un antiossidante che si ritiene possa svolgere una certa funzione protettiva rispetto al rischio di tumori alla prostata.
Il pomodoro è nativo della zona del Centro e Sud America e della zona compresa oggi tra Messico e Perù. Alcuni affermarono che il pomodoro, di colore giallo dorato, aveva proprietà afrodisiache, per cui i francesi anticamente lo definivano pomme d'amour, "pomo d'amore". Sir Walter Raleigh avrebbe donato questa piantina carica dei suoi frutti alla Regina Elisabetta, battezzandola col nome di apples of love (pomo d'amore). La data del suo arrivo in Europa è il 1540 quando lo spagnolo Hernán Cortés rientrò in patria ma compare in Italia nel 1596. Coltivato con successo nel nostro meridione, il suo colore dall'originario giallo passa al rosso, grazie a selezioni e innesti. (da wikipedia)




RICETTE CON IL POMODORO

Estofado de pollo (stufato di pollo; ricetta peruviana)
In una pentola si mette l'olio e uno spicchio d'aglio, si mette la cipolla e si fa friggere.
Si aggiungono pomodori freschi e la carne con il pepe, dadi e sale; si aggiunge l'acqua e si fa bollire.
Alla fine si mettono le carote, le patate e i piselli.

La pizza

Ingredienti:
- 500 g di farina;
- un cucchiaio di sale fino;
- un cucchiaio di zucchero;
- 30 g di lievito di birra fresco;
- 3 cucchiaio di olio circa;
- salsa di pomodoro;
- mozzarella;
- origano;
- ingredienti a piacere;
- un bicchiere di acqua tiepida.

Preparazione
Mettere la farina in una ciotola, con il sale e lo zucchero. sciogliere il lievito nel latte tiepido e versare nella ciotola con la farina, impastando tutto mentre s'aggiunge anche l'olio; se occorre aggiungere acqua tiepida in modo da formare una pasta compatta ed elastica.
Lasciare lievitare in un luogo tiepido per circa due ore.
Stendere su una teglia in modo che sia più o meno spessa circa 1 cm.
A parte, mescolare la salsa di pomodoro con olio, sale e origano.
Spargere la salsa per tutta la pasta e infornare a 190° C per 10 min.
Estrarre brevemente e aggiungere la mozzarella e, se si vuole, aggiungere vari ingredienti per insaporirla.
Cuocerla per altri 10 min.

(a cura di Giacomo e Vittoria)

domenica 21 novembre 2010

Mele (gruppo di alternativa)

La volta scorsa abbiamo parlato di mele ed abbiamo raccolto molte storie sulle mele, e molte immagini famosissime (la storia di Johnny Appleseed è invece in questo post).

La mela della casa discografica dei Beatles e della Apple Computer:

La mela che costò ad Adamo ed Eva la cacciata dal Paradiso Terrestre (qui nella rappresentazione di Lucas Cranach):


La leggendaria mela che cadendo in testa a Newton lo portò alla formulazione della teoria della gravitazione universale (con il "doodle" di Google che celebra l'evento):


La mela avvelenata di Biancaneve:

lunedì 15 novembre 2010

John Appleseed

Dopo aver studiato amidi e patate, i ragazzi dell'ora di Alternativa stanno studiando le mele, cominciando dalla storia di Johnny Semedimela, un personaggio del folklore americano.
John Chapman (1774-1847) divenne noto come Johnny Appleseed (italianizzato in Giovannino Semedimela) a causa della sua abitudine di piantare meli.
Dagli inizi del XIX secolo cominciò ad esplorare le regioni selvagge dell'Ovest statunitense piantando, lungo il cammino, migliaia di semi di mele che si era procurato in Pennsylvania, presso i produttori di sidro. Da allora in poi spese l'intera vita prendendosi cura degli alberi da lui stesso piantati su un territorio vastissimo di centinaia di chilometri quadrati. Le mele di quegli alberi non erano come quelle che conosciamo oggi, prodotte per innesto ma erano piccoli frutti a quei tempi utilizzati soprattutto per la produzione di sidro e di un suo derivato chiamato applejack. Si narra che Chapman vivesse una vita sobria e selvaggia, immerso nella natura che amava e rispettava: dormiva spesso in mezzo ai boschi o lungo i torrenti, per vivere si accontentava di poco e spesso scambiava gli alberi ed i frutti del melo con vestiti o altri generi di necessità.
Il suo carattere mite, gentile e generoso (viaggiava disarmato e riuscì sempre a stabilire rapporti di amicizia con gli indiani) e la sua sincera spiritualità, uniti ad un aspetto assai eccentrico - sembra che camminasse scalzo e che usasse una vecchia pentola come copricapo - contribuirono a farne una figura leggendaria, celebrata in decine di canzoni popolari, opere letterarie, film, fumetti e cartoni animati.*
Ecco, dal sito di Enchanted Learning, una mappa degli Stati Uniti con i luoghi del nostro Semedimela: in giallo il Massachusetts, dov'è nato; in verde Ohio, Pennsylvania, Kentucky, Illinois, e Indiana, dove c'erano i suoi vivai; con i confini in rosso l'Indiana, dov'è sepolto.


Ecco in due parti il cartone animato dedicato da Walt Disney a Johnny Appleseed:



*da Wikipedia

lunedì 8 novembre 2010

PRIMI LAVORI DI ALTERNATIVA

Abbiamo scoperto che nella polenta c'è l'amido.
Aggiungendo tintura di iodio alla farina di mais, questa assume un colore blu-viola.
Guardando al microscopio, si vedevano i granuli di amido.

scritto da Giacomo e Vittoria - 2C