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mercoledì 20 febbraio 2019

3A - Al MUDEC

Il pubblico dovrebbe essere consapevole che c'è stata una recente ondata di mostre Banksy, nessuna delle quali è consensuale. Sono state organizzate interamente senza la conoscenza o il coinvolgimento dell'artista. Si prega di trattarli di conseguenza.


Citazioni



Le foto originali


Photographed from left, Phan Thanh Tam, brother of Kim Phuc, Phan Thanh Phouc, youngest brother of Kim Phuc, Kim Phuc, and Kim’s cousins, Ho Van Bon and Ho Thi Ting. By Nick Ut/AP images.

Phan Thị Kim Phúc fu ritratta da bambina in una famosa fotografia scattata l'8 giugno 1972 durante la guerra del Vietnam. La foto, diventata un simbolo del conflitto, mostra Kim Phuc mentre fugge dal suo villaggio completamente nuda insieme ad altri bambini, dopo essere stata gravemente ustionata sulle braccia e sulla schiena da un bombardamento al napalm (sostanza utilizzata per costruire bombe  incendiarie) delle forze aeree del Vietnam del sud. La fotografia fu scattata da Nick Út.


Il Rivoltoso Sconosciuto (Unknown Rebel o Tank Man, cioè Uomo del carro armato; in Cina conosciuto come 王維林 Wang Weilin) è un anonimo uomo cinese divenuto famoso in quanto durante la protesta di piazza Tienanmen a Pechino del 5 giugno 1989 si parò davanti a dei carri armati impedendone l'avanzata. Divenne famoso in quanto filmati e fotografie del momento vennero diffusi dai mass media in tutto il mondo. Il rivoltoso sconosciuto di Piazza Tienanmen (foto di Jeff Widener, Associated Press).

Altri riferimenti dell'artista


Una delle canzoni più famose della musica punk è God save the Queen dei Sex Pistols.



I Fought the Law è una canzone scritta da Sonny Curtis, incisa per la prima volta dai Crickets nel 1959. La versione di I Fought the law dei Clash, un altro gruppo punk celeberrimo, è stata pubblicata come singolo nel 1979.


Il tema dei topi





domenica 13 gennaio 2019

3A - La classe all'Hangar Bicocca

IGLOOS

Abbiamo visto la mostra di Mario Merz, Igloos, e l'installazione permanente I Sette Palazzi Celesti di Anselm Kiefer.
Gli igloo di Mario Merz sono caratterizzati da una struttura metallica e di materiali di uso comune: argilla, vetro, pietre, iuta, fascine di vite e, a volte, scritte o numeri al neon. Nell'Igloo di Giap, all'ingresso della mostra, la scritta riporta una frase del  generale vietnamita Giap (fu il capo militare nella guerra d'Indocina e nella guerra del Vietnam): Se il nemico si concentra perde terreno se si disperde perde forza
I numeri fanno riferimento alla “serie di Fibonacci”, a cui Merz si appassionò alla fine degli anni ’60 leggendo i testi di Leonardo Fibonacci, che, all’inizio del 1200, per studiare come evolvevano le generazioni di conigli, aveva individuato una sequenza matematica nella quale ogni numero è dato dalla somma dei due precedenti (1, 2 ,3 ,5 ,8…). La serie di Fibonacci rappresenta i processi di crescita del mondo naturale.
L’igloo è la tipica abitazione semisferica degli Eschimesi, composta di blocchi di neve. Merz sceglie questa forma perché ci riconduce ai primordi della storia dell'uomo. È una forma minima di casa, come la tenda o la capanna.
Merz è un esponente dell’Arte Povera. Siamo agli inizi dei ‘60. L'Arte Povera ricorre a materiali naturali, assemblati con tecniche artigianali che esprimono una sorta di rifiuto alla società tecnocratica per ritornare all’origine, al primitivo. L'igloo non è una casa stanziale, ma rifugio temporaneo di un popolo nomade. L’igloo è la “casa archetipica” (archetipo: dal greco antico ὰρχέτυπος: archi - origine, topos -esemplareIl termine si usa per indicare la forma preesistente e primitiva di un pensiero o di un oggetto)

COME SI COSTRUISCE UN IGLOO?
Con un procedimento a spirale:

  
(disegni di Gil Martinez)


La successione di Fibonacci
La successione di Fibonacci è una successione di numeri in cui ciascun numero è la somma dei due precedenti:
1, 1, 2, 3, 5, 8, 13, 21, 34, 55, 89, 144, …

L'intento di Fibonacci era quello di trovare una legge matematica che potesse descrivere la crescita di una popolazione di conigli.

Se per ipotesi:
- una coppia di conigli genera la prima coppia di discendenti
- questa prima coppia diventa fertile al compimento del primo mese 
- dà alla luce una nuova coppia al compimento del secondo mese
- le nuove coppie nate si comportino in modo analogo;
- le coppie fertili, dal secondo mese di vita in poi, diano alla luce una coppia di figli al mese;

accadrà questo:
dopo un mese una coppia di conigli sarà fertile, dopo due mesi ci saranno due coppie di cui una sola fertile (perché deve passare un mese!), nel mese seguente (terzo mese dal momento iniziale) ci saranno 2+1=3 coppie perché solo la coppia fertile avrà generato; di queste tre due saranno le coppie fertili, quindi nel mese seguente (quarto mese dal momento iniziale) ci saranno 3+2=5 coppie.

In questo esempio, il numero di coppie di conigli di ogni mese esprime la successione di Fibonacci.

Esempi botanici

Guarda questa immagine: http://utenti.quipo.it/base5/numeri/fiori_fibonacci.html.

I numeri di Fibonacci sono presenti anche in altre piante come il girasole; difatti i piccoli fiori al centro del girasole (che è in effetti una infiorescenza) sono disposti lungo due insiemi di spirali che girano rispettivamente in senso orario e antiorario. I pistilli sulle corolle dei fiori spesso si dispongono secondo uno schema preciso formato da spirali il cui numero corrisponde ad uno della serie di Fibonacci. Di solito le spirali orientate in senso orario sono trentaquattro mentre quelle orientate in senso antiorario cinquantacinque (due numeri di Fibonacci); altre volte sono rispettivamente cinquantacinque e ottantanove, o ottantanove e centoquarantaquattro. Si tratta sempre di numeri di Fibonacci consecutivi.

I numeri di Fibonacci sono presenti anche nel numero di infiorescenze di ortaggi come il Broccolo romanesco. Le foglie sono disposte sui rami in modo tale da non coprirsi l’una con l’altra per permettere a ciascuna di esse di ricevere la luce del sole. Se prendiamo come punto di partenza la prima foglia di un ramo e contiamo quante foglie ci sono fino a quella perfettamente allineata spesso questo numero è un numero di Fibonacci e anche il numero di giri in senso orario o antiorario che si compiono per raggiungere tale foglia allineata dovrebbe essere un numero di Fibonacci. Il rapporto tra il numero di foglie e il numero di giri si chiama “rapporto fillotattico”. La pigna è una struttura vegetale che alloggia i semi delle Gimnosperme. Osservandole bene si osserva un andamento a spirale. Noi le abbiamo dipinte per evidenziarle. La disposizione mostra due serie di spirali dal ramo verso l'esterno, una in senso orario e l'altra in senso antiorario. Ci sono diversi tipi di pigne ma la maggior parte presentano spirali in due direzioni distinte. Il numero delle spirali è dato da due numeri di Fibonacci successivi. I numeri di Fibonacci sono dati dalla successione 1, 1, 2, 3, 5, 8, 13, ... .

Le pigne

La pigna è una struttura vegetale che alloggia i semi delle Gimnosperme. Osservandole bene si osserva un andamento a spirale. Noi le abbiamo dipinte per evidenziarle. La disposizione mostra due serie di spirali dal ramo verso l'esterno, una in senso orario e l'altra in senso antiorario. Ci sono diversi tipi di pigne ma la maggior parte presentano spirali in due direzioni distinte. Il numero delle spirali è dato da due numeri di Fibonacci successivi. I numeri di Fibonacci sono dati dalla successione 1, 1, 2, 3, 5, 8, 13, ... .



Un lavoro fatto dai vostri compagni qualche anno fa:


Contiamo le spirali antiorarie di una delle pigne:




domenica 26 ottobre 2014

2A - Hangar Bicocca: la mostra di Gusmão & Paiva

Venerdì in Hangar Bicocca abbiamo visto la mostra Papagaio di João Maria Gusmão & Pedro Paiva.

I due artisti utilizzano in modo originale e unico il linguaggio del cinema e delle installazioni. Il percorso dell’esposizione si snoda attraverso diversi ambienti e comprende un ampio numero di opere realizzate tra il 2004 e il 2014, tra cui decine di film in pellicola, tre Camera Obscura (ambienti che richiamano le origini del cinema e della fotografia) e un piccolo cinema.

Ma cos'è una camera oscura? Una camera oscura può essere composta da una semplice scatola chiusa con un piccolo foro stenopeico su un lato che lasci entrare la luce. Questa luce proietta sul lato opposto all'interno della scatola l'immagine capovolta di quanto si trova avanti al foro. Più il foro è piccolo e più l'immagine risulta nitida e definita.
Il fenomeno della camera oscura era noto già molti secoli fa. I pittori la usavano nel loro lavoro.


Lucia e Beppe ci spiegano cosa faremo

Anche noi ne abbiamo costruita una dopo aver visto quelle di Gusmão & Paiva ed aver capito come funziona.







Siamo andati dentro una stanza-armadio per provare la nostra camera oscura. L'immagine del compagno che inquadriamo appare capovolta:


Ecco invece l'immagine rovesciata:


Si dice che Aristotele sia stato il primo ad aver realizzato esperimenti con la camera oscura e che Leonardo Da Vinci l'abbia usata. Il Canaletto fece molti quadri impiegando una camera oscura. Al Museo Carrer di Venezia è conservata una camera oscura che si dice appartenuta ad Antonio Canal detto Canaletto. Sul coperchio si legge l’iscrizione: A.Canal.


Altre idee su come fare la camera oscura qui.

lunedì 29 settembre 2014

2A - La prossima uscita

E' prevista per il 24 ottobre, venerdì, all'Hangar Bicocca.
Alle 9.50 si parte da scuola.  Alle 11.15 si inizierà la visita (con laboratorio sulla visione) alla mostra Papagaio, di João Maria Gusmão & Pedro Paiva.
La mostra è dedicata al duo di artisti che con la loro presenza all’ultima Biennale di Venezia si sono contraddistinti per la capacità di utilizzare in modo originale e unico il linguaggio del cinema e delle installazioni. Il percorso dell’esposizione si snoda attraverso diversi ambienti e comprende un ampio numero di opere realizzate tra il 2004 e il 2014, tra cui decine di film in pellicola, tre Camera Obscura (ambienti che richiamano le origini del cinema e della fotografia) e un piccolo cinema. http://www.hangarbicocca.org/mostre/programmazione/Papagaio/.

mercoledì 10 ottobre 2012

La 3A e l'arte contemporanea: Carsten Nicolai all'Hangar Bicocca

L'installazione di Carsten Nicolai all'Hangar Bicocca. Clicca sulle immagini per ingrandire.








martedì 29 novembre 2011

Oggi all'Hangar Bicocca

Abbiamo visto:

I sette palazzi celesti, istallazione permanente di Anselm Kiefer.

From here to ear (version 15), istallazione di Céleste Boursier-Mougenot.

In attesa delle riflessioni della 1A, un filmato dell'istallazione con un intervento dell'artista (in francese con sottotitoli):