Il compostaggio è una tecnica attraverso la quale vengono riutilizzati scarti di cucina (anche fondi di caffè, bucce, scarti vegetali) o del giardino (sfalcio, fiori, foglie, ramaglie) con un processo aerobico (*) di decomposizione biologica in condizioni controllate.
Si ottiene un prodotto ricco in humus (un alto tenore in humus vuol dire elevata dotazione di elementi nutritivi), di flora microbica attiva e microelementi che lo rendono adatto all’impiego nell’orto.
Il processo di compostaggio si compone essenzialmente in due fasi:
Il processo di compostaggio si compone essenzialmente in due fasi:
- bio-ossidazione, caratterizzata da intensi processi di degradazione delle componenti organiche più facilmente degradabili
- maturazione, durante la quale il prodotto si stabilizza arricchendosi di humus
COME FARE
Se la fermentazione (**) avviene bene, con il giusto grado di umidità e una buona ventilazione, non si producono cattivi odori.
Per ottenere queste condizioni la compostiera deve essere un po’ curata almeno una volta alla settimana. E’ necessario rivoltare con un bastone i 30 cm superficiali. Miscelare in modo equilibrato gli scarti sin dalla fase di accumulo, cercando di bilanciare umidità e porosità dei componenti, aggiungendo “materiale strutturante” (legno o foglie secche o addirittura cartone lacerato grossolanamente) ed assicurando il drenaggio alla base del cumulo con un piccolo letto di fascine o trucioli.
(*) Per processo aerobico si intende quindi una reazione che avviene in presenza di ossigeno.
(**) Il termine fermentazione deriva dal latino fervere (ribollire), termine usato per indicare l’aspetto del mosto durante la preparazione del vino; è un processo svolto da numerosi organismi a carico dei carboidrati.
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