Google Science Fair è una competizione, interamente online, che coinvolge ragazzi di tutto il mondo tra i 13 e i 18 anni.
Sponsorizzata da Google, dal Cern, dalla Lego, da Scientific American e dal National Geographic, la competizione è arrivata alla terza edizione.
Sono stati scelti 90 semifinalisti regionali (30 dalle Americhe, 30 dall’Asia e 30 da Europa, Africa e Medio Oriente) e da questi i giudici selezioneranno i 15 finalisti che presenteranno nei quartieri generali di Google il loro progetto.
Il livello è altissimo e i finalisti prescelti hanno presentato progetti molto tecnologici.
Ecco i lavori che noi abbiamo iscritto alla competizione:
Il progetto di Veronica e Mattia: Animali e qualità della vita.
Il progetto di Giulio, Fabrizio e Sara: Misure di inquinamento urbano
Il progetto di Martina, Melanie e Shirin: Biodiversità nell'orto didattico.
Il progetto di Igliff e Samuele: Preferenze alimentari dei gatti.
Al di là dei risultati, partecipare ha permesso di mettere a punto esperimenti e ricerche rigorosi.
Come si arriva a un progetto?
Prima si formula una domanda scientifica interessante, che può essere testata, facendo un esperimento per trovare la risposta.
La domanda deve essere chiarissima, e i risultati dell'esperimento devono rispondere alla domanda iniziale.
Un'ipotesi è una previsione del modo in cui il cambiamento di una parte dell'esperimento inciderà sui risultati, e in genere descrive il rapporto tra due variabili.
Un'ipotesi non è una semplice supposizione e per formularla si devono eseguire prima delle ricerche.
Il metodo prevede la spiegazione al lettore dei materiali che sono stati utilizzati per l'indagine e dei passaggi svolti per portare a termine l'indagine.
Bisogna riportare un elenco dei materiali utilizzati.
Si scrive poi una descrizione dettagliata che consenta a chiunque di ripetere l'esperimento.
Si predispongono tabelle e grafici e si discutono i risultati ottenuti, confrontandoli con l'ipotesi formulata.
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