I ragazzi della 1A-TP sanno già di cosa si tratta.
Giovedì 7 a SU18 vi sarà la consueta Sfida alla Scienza: i Grattacieli di carta.
Inizieremo verso le 10.30 e andremo avanti fino a esaurimento; finiremo comunque entro le 12.30.
Avremo 10 postazioni parallele formate da 3 alunni ciascuna.
Le postazioni saranno distanziate tra loro e indicate al suolo da cerchi di nastro adesivo di carta.
Il primo turno durerà 15 minuti (cronometrati, mostrando a computer il tempo rimasto) mentre i turni successivi dureranno 10 minuti ... un tempo più breve sia perché le azioni e le strategie da adottare risulteranno più chiare sia per l’usare fogli già in parte piegati; riuseremo i fogli per semplificare la gestione e limitare sprechi di carta, non essendo riuscito a recuperare quantità adeguate di carta già usata di diverse grammature ... non era questa l’idea iniziare (fogli integri da piegare) ma è stata decisa questa variazione.
Per ogni piano vanno usati solo due fogli ben piegati, senza colle o tagli o giunzioni, per il lato più corto di 21 cm. Se si arrivasse a 10 piani il grattacielo sarebbe altro 210 cm e la sua gestione diventerebbe complessa ... ma ci si fermerà un poco più in basso.
Le noci eventuali poste sull’ultimo piano sono per gli spareggi a parità di piani (anche se verranno usate poco, suppongo).
Il risultato ottenuto allo scadere del tempo deve essere via via annotato dai gruppi stessi sopra uno dei 10 cartelloni, indicati con lettere da A a J.
Vanno compilati in ogni riga quattro campi: nome del gruppo – scuola e classe - n° piani - n° noci.
Al termine di ogni turno ogni gruppo deve raccogliere e impilare gli 11 piatti colorati; e deve riordinare e lisciare i 20 fogli utilizzati, rimettendoli dentro la loro cartelletta.
Il gruppo successivo userà questi stessi fogli, ma potrà liberamente cambiare tutti i fogli che gli appaiono piegati male o rovinati ... ovviamente con fogli di uguale grammatura. I fogli sono infatti di 80 grammi o di 120 grammi o di 170 grammi di carta bianca ... da riconoscere e differenziare al tatto.
NOTA - Il termine grammatura rappresenta la "consistenza" del foglio di carta, ma anche di fibre tessili animali o vegetali. Non va confusa con lo "spessore" del foglio, anche se di fatto una carta di grammatura superiore avrà tendenzialmente uno spessore superiore. Tecnicamente la grammatura viene definita come "il peso di un foglio di carta di un metro quadro di superficie". Per fare un esempio concreto, la normale carta per fotocopia ha una grammatura 80. Se pesassimo un foglio di questa carta grande un metro quadrato, infatti, esso peserebbe 80 grammi.
Iniziano i 10 gruppi di 3 alunni che si presentano per primi e sono disponibili (sia a classe insieme oppure frammentata in più turni)... non seguendo quindi un ordine prefissato ma dando attenzione e priorità a gruppi, docenti, classi che chiedono di iniziare prima o dopo.
Il risultato viene misurato e tabulato nel momento in cui scade il tempo; se un alto grattacielo crolla poco prima dello scadere del tempo, il risultato sarà quello del suolo. L’idea di fondo è che se un grattacielo cade – e dovrebbe cadere più volte, poiché non si nasce imparati – ogni volta si deve ripartire per ricostruirlo meglio di prima; operando per prove ed errori.
Allego il testo della canzone iniziale e finale di cui stavolta non proietterò le parole, ma farò ascoltare la base musicale distribuendo dei fogli col testo e offrendo la visione a computer a chi la vede; la musica è la solita (Another brick in the wall dei Pink Floyd).
REGOLE IN BREVE
Materiali
Venti fogli di carta A4, anche già piegati ma cambiabili:
14 fogli da 80 grammi (da riconoscere al tatto)
4 fogli da 120 grammi
2 fogli da 170 grammi.
Undici piatti di plastica colorati, quali successive basi.
Alcune noci, quali eventuali masse da porre sull’ultimo piano.
Vincoli
Si può cantare insieme il testo propiziatorio iniziale e/o finale.
Si possono utilizzare solo i fogli e i piatti messi a disposizione.
Si devono usare per ogni piano due fogli di carta ben piegati.
Si devono piegare i fogli lungo il lato più corto di 21 cm.
Si possono cambiare i fogli già piegati, se ritenuti inadeguati.
Si deve rifare il grattacielo più volte, se cade prima del tempo.
Si contano per risultato i piani alzati quando scade il tempo.
Si contano le noci poste sull’ultimo piatto, a parità di piani.
Si deve annotare il risultato sopra la tabella nella propria riga.
Si può documentare il risultato ottenuto con una foto adatta.
Si deve smontare il grattacielo e riporre fogli nella cartelletta.
Dodici domande su cui riflettere
1. Quale tipo di carta è più adatta per costruire i successivi piani del grattacielo?
Rigida - Ruvida - Sottile - Spessa - Uniforme
2. Quali forme create dai fogli di carta piegati danno maggiore stabilità?
Circolari - Quadrate – Spezzate - Stellari - Triangolari
3. Quali pieghe dei fogli di carta sono più efficaci?
Molte - Parallele – Perpendicolari - Poche - Simmetriche
4. Quali pieghe già fatte risultano inadatte per cui va cambiato il foglio?
Allineate - Deboli – Eccessive - Ridotte - Storte
5. Come vanno posti i due fogli di carta sul piatto?
Centrali - Curvati - Laterali - Simmetrici - Speculari
6 . Come va disposto il piatto sui due fogli di carta?
Allineato - Assiale - Centrale - Equilibrato - Orizzontale
7. Dove va a collocarsi il baricentro più stabile?
Al centro - Sulla base - In basso - In alto - Sull’asse
8. Quali forze danno maggiore stabilità al grattacielo?
Compressione - Flessione - Taglio - Torsione - Trazione
9. Quali forze operano per fare cadere il grattacielo?
Compressione - Flessione - Taglio - Torsione - Trazione
10. Come vanno disposte le noci sul piatto più in alto?
Centrali - Casuali - Laterali - Simmetriche - Sovrapposte
11. Che cosa permette al grattacielo di restare in equilibrio più a lungo?
Ambiente - Baricentro - Forma - Simmetria - Verticalità
12. Come vanno smontati i fogli che formano il grattacielo allo scadere del tempo?
Allineati – Ammassati - Dispiegati - Impacchettati - Incartellettati
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