lunedì 19 gennaio 2015

Storia di una ladra di libri

Storia di una ladra di libri (The Book Thief) è un film del 2013 diretto da Brian Percival, con protagonisti Sophie Nélisse, Geoffrey Rush ed Emily Watson.
Lo vedremo sabato per il Giorno della memoria 2015. La pellicola è la trasposizione cinematografica del romanzo Storia di una ladra di libri di Markus Zusak, scritto nel 2005.

Il film è ambientato durante la Seconda guerra mondiale. Protagonista è Liesel Meminger, una ragazza che viene abbandonata dalla madre e adottata da Hans e Rosa Hubermann. Liesel viene presa in giro perché non sa leggere e l'unico a starle vicino è il suo unico amico Rudy, innamorato di lei. La ragazza, anche se non sa leggere, ama follemente i libri e impara a leggere grazie a Hans. Con lo scoppio della guerra e le leggi razziali, i Nazisti iniziano una campagna contro tutto ciò che a loro parere "inquina" la Germania. Sempre più numerose sono le iniziative che danno visibilità a questo progetto: i roghi di libri ne sono la manifestazione pubblicamente più incisiva. Ad aggravare la situazione, è l'arrivo di un ebreo di nome Max a casa della famiglia Hubermann. La famiglia lo accoglie in virtù di una promessa fatta da Hans al padre di Max durante la Prima guerra mondiale ma è costretta a tenere la sua presenza segreta.

Il rogo dei libri

Il rogo di libri è la pratica, spesso promossa da autorità politiche o religiose, in cui si distruggono libri o altro materiale scritto. Questa condotta è legata al fanatismo ideologico e di solito accompagna molti conflitti bellici. La pratica è generalmente pubblica, e accompagnata da forme cerimoniali, ed è motivata da obiezioni, contingenze e convenienze morali, politiche o religiose nei confronti del materiale pubblicato. Negli anni del nazismo, subirono questa sorte i libri di moltissimi scrittori (scienziati, filosofi, romanzieri, autori di satira) tra cui Darwin, Marx, Zola, H.G. Wells, Einstein, Heine, Hemingway, Kafka.

Numerosi sono i roghi documentati nel corso della storia:

 • Il rogo dei libri e l'assassinio di accademici nella Cina di Qin Shi Huang nell'anno 212 a.C.; molti intellettuali che disobbedirono all'ordine furono sepolti vivi.

• I libri di alchimia dell'enciclopedia di Alessandria furono bruciati nel 292 dall'imperatore Diocleziano.

• Nell'anno 367, Atanasio, il vescovo ribelle di Alessandria, decretò la distruzione di tutti quegli scritti tranne quelli da egli definiti "canonici". Questa lista è composta da 27 libri che attualmente costituiscono il Nuovo Testamento. Così molti testi del principio dell'era cristiana si persero. Uno di questi testi, il Vangelo di Giuda, è stato recentemente ritrovato.

• Nell'anno 642 il generale Amr ibn al-As, comandante delle truppe arabe che avevano appena conquistato l'Egitto, distrusse la biblioteca di Alessandria e i libri in essa contenuti su ordine del califfo Omar. Questa fu la motivazione del califfo: «In quei libri o ci sono cose già presenti nel Corano, o ci sono cose che del Corano non fanno parte: se sono presenti nel Corano sono inutili, se non sono presenti allora sono dannose e vanno distrutte».

• Alla fine del secolo XV a Firenze Girolamo Savonarola impose il rogo di libri e opere artistiche di considerabile valore, considerate immorali. L'evento è noto come Falò delle vanità.

 • Il rogo dei manoscritti Maya ed Aztechi a causa dell'inquisizione in Messico, per ordine di Diego de Landa, vescovo cattolico spagnolo dello Yucatán . Venne distrutto quasi interamente il patrimonio culturale scritto di tale civiltà.

 • In Cile dopo il colpo di Stato dell'11 settembre del 1973 i militari cileni comandati da Augusto Pinochet sequestrarono e bruciarono migliaia di libri di politica.

In questo documentario sono presenti le riprese originali di uno di questi tragici eventi.  Scrittori, giornalisti, sopravvissuti allo sterminio nazista ci parlano del significato della pratica di distruggere i libri:


In quest'altro frammento, il nazista Goebbels, responsabile della propaganda, arringa alla folla:


Dice, come leggi nei sottotitoli: ...pertanto fate bene, in quest'ora solenne, a gettare nelle fiamme la spazzatura intellettuale del passato.

Oggi sono stati  realizzati numerosi monumenti per ricordare i roghi. Il più noto, situato nella Bebelplatz di Berlino, è costituito da una lastra di cristallo sotto la quale si apre una biblioteca di 50 m² con gli scaffali completamente vuoti. Accanto è posta una targa che riporta una citazione del poeta Heinrich Heine: « Quando i libri vengono bruciati, alla fine verranno bruciate anche le persone » Si può trovare un'altra opera commemorativa davanti al municipio della città di Francoforte; si tratta di una targa dorata sulla quale sono visibili dei libri dati alle fiamme.




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