domenica 20 maggio 2012

Terremoti in Pianura Padana?

Sì, purtroppo. La Val Padana è il confine più settentrionale della placca africana la quale spinge e si scontra con la placca euroasiatica. Da questo attrito costante, con gli Appennini che vanno contro le Alpi, nascono i terremoti nella nostra grande pianura. Il più violento terremoto di cui si abbia traccia è del 1695 ed è avvenuto nell'Asolano con una magnitudo di 6.6 gradi Richter. Nel Veronese si ebbe, nel 1117 , un sisma di  6.4 gradi. A Brescia nel 1222 uno di 6 gradi. Se però le aree centrali della pianura e quelle a Ovest sono  generano terremoti di contenuta intensità, a Est, in Friuli, dove c'è una convergenza tra le placche da cui si sprigionano movimenti della crosta più violenti. Nel 1976 in Friuli ci fu un devastante terremoto di 6.4 gradi.

Ecco i dati dell'INGV:

Un terremoto di magnitudo 5.9 è avvenuto alle ore 04:03:52 italiane del giorno 20/Mag/2012 (02:03:52 20/Mag/2012 - UTC). Il terremoto è stato localizzato dalla Rete Sismica Nazionale dell'INGV nel distretto sismico: Pianura padana-emiliana.
Magnitudo 5.9
Data-Ora 20/05/2012 alle 04:03:52 (italiane) 20/05/2012 alle 02:03:52 (UTC)
Coordinate 44.89°N, 11.23°E Profondità 6.3 km

L'Appennino emiliano-romagnolo si estende anche sotto la pianura, sotto sedimenti portati dal Po e dai suoi affluenti. E' una catena a “falde”, composta da grandi pieghe, che si è formata in un arco di tempo che dal Cretaceo ossia da un centinaio di milioni di anni, fino ad oggi.
E' in atto la collisione tra due blocchi di crosta terrestre, la zolla europea (o sardo-corsa), e la piccola placca Padano-Adriatica.
La Sardegna e la Corsica, che formano la zolla sardo-corsa, un tempo erano attaccate alla Francia (vedi disegno 1 in alto a sinistra) e ad un certo punto sono “scivolate” verso la loro posizione attuale. La placca Padano-Adriatica invece, era la punta più avanzata dell’Africa. La catena appenninica deriva così dalla complessa deformazione dei sedimenti deposti durante questa evoluzione. Anche l’area padana è coinvolta nelle fasi deformative . La progressiva migrazione delle falde verso est provoca una profonda deformazione anche nell’area padana, che continua ancora ai nostri giorni.


Clicca sull'immagine per ingrandire. Leggi l'articolo completo di Bignami.


Nessun commento:

Posta un commento