Le emozioni sono stati mentali e fisiologici associati a modificazioni psichiche (=della mente) e fisiologiche (=che sono proprie del funzionamento normale di un organo o di un sistema).
Ci sono tre livelli di emozione:
1- le emozioni primarie o universali: gioia, tristezza, paura, rabbia, sorpresa, disgusto. Sono universali perché sono facilmente identificabili non solo negli esseri umani delle più diverse culture, ma anche in altre specie animali.
2- le emozioni secondarie o sociali: compassione, imbarazzo, vergogna, gelosia, invidia, colpa, orgoglio, gratitudine, ammirazione, indignazione, disprezzo Molti elementi delle emozioni primarie sono identificabili come componenti delle emozioni secondarie (es. il disprezzo ha le espressioni facciali del disgusto)
3- le emozioni di fondo: benessere, malessere, calma, tensione.
In termini evolutivi, o darwiniani le emozioni rendono più efficace la reazione dell'individuo a situazioni in cui è necessaria una reazione immediata ai fini della sopravvivenza, una reazione che si basi sull’elaborazione cosciente della risposta.
Per il filosofo Cartesio (1596-1650) le emozioni appartenevano al cosiddetto esprit des bêtes o "spirito degli animali". Per lui le emozioni sono legati ad automatismi e a comportamenti semplici, agli aspetti “animali” dell’uomo che invece è capace di risposte di tipo cognitivo, razionale.
Il filosofo Cartesio |
Charles Dawrin |
Studio delle espressioni facciali dello scienziato francese Duchenne. Darwin utilizzò questi studi per le sue ricerche sulle espressioni |
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