La guerra del fuoco (La guerre du feu) è un film del 1981 diretto da Jean-Jacques Annaud.
E' un film d'avventura di ambientazione preistorica, i cui interpreti si esprimono solo tramite gesti e suoni. Il regista si è servito di illustri consulenti: lo scrittore Anthony Burgess, autore del romanzo Arancia meccanica, ha ideato il linguaggio del film; l'etologo Desmond Morris si è occupato invece del linguaggio gestuale. Oscar per i trucchi.
80.000 anni fa, la sopravvivenza degli uomini nelle immense distese inesplorate dipendeva dal possesso del fuoco. Per quegli esseri primitivi, il fuoco rimase un oggetto misterioso fino a quando non impararono a crearlo. Il fuoco doveva essere rubato alla natura, mantenuto in vita, protetto da vento e pioggia, difeso dai nemici. Il fuoco divenne simbolo di potere e sinonimo di sopravvivenza. Coloro che possedevano il fuoco, possedevano la vita.
(Scritta introduttiva del film)
Una tribù di neandertaliani viene attaccata da un altro gruppo di Homo. Nella fuga il piccolo focolare che costituisce la sua riserva di fuoco, fonte di vita e di calore, finisce in acqua. In tre si mettono alla ricerca del fuoco, riuscendo a rubarlo a una tribù di cannibali. Durante la battaglia per impadronirsi del fuoco una giovane donna di Homo sapiens, prigioniera dei cannibali, riesce a liberarsi e si unisce ai tre cacciatori. Tra il capo dei cacciatori e la giovane nasce un legame. Durante il viaggio di ritorno i tre vengono in contatto con la tribù della giovane dalla cui cultura più sviluppata apprendono la tecnica per accendere il fuoco, l'uso delle frecce scagliate col propulsore ma anche la capacità di ridere. Tutto ciò lo trasmetteranno alla loro tribù una volta concluso il loro viaggio.
(da Wikipedia)
J.-J. Annaud, di cui ricordiamo anche Il nome della rosa (1986), L'orso (1988), L'amante (1991), Sette anni in Tibet (1997), ha filmato La guerra del fuoco in Canada, Scozia, Kenya, Irlanda.
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