lunedì 20 dicembre 2010

Alternativa 3-Peperoni e vitamina C

PAPRICA
In ungherese la parola che indica il peperone è "paprika".
Una leggenda dice che una giovane contadina ungherese che era stata costretta con la forza a vivere nell'harem di un pascià turco a Buda, avesse spiato a lungo i giardini del palazzo mentre coltivavano i peperoni e che, una volta liberata, avesse insegnato ai contadini del suo villaggio a coltivare la paprica.
Esistono due tipi di paprica: esiste quella dolce e quella forte.
In Ungheria si festeggiano delle feste riguardanti la paprica.Il chimico Albert Szent-Györgyi, Premio Nobel nel 1938, ha contribuito a valorizzare questo vegetale scoprendo, proprio nel peperone, la fonte dell'acido ascorbico (vitamina C) che ha fermato le morti per scorbuto, una malattia che aveva ucciso migliaia di marinai.



VITAMINA C
Già nel passato i marinai avevano capito che lo scorbuto poteva venir curato e prevenuto mangiando verdure e frutta fresca. A partire dal 1700 il termine di antiscorbutico veniva usato per tutti quei cibi che erano in grado di prevenire la comparsa dello scorbuto. Questi composti vennero chiamati vitamine.
Nel 1921 Albert Szent-Gyorgyi individuò la vitamina C e più tardi lo isolò e cristallizzò.

CAPSICUM
Capsicum L. è un genere di piante della famiglia delle Solanaceae (a cui appartengono anche pomodori e melanzane), originario delle Americhe . Oltre al noto peperone, il genere comprende varie specie di peperoncini piccanti, ornamentali e dolci.

PICCANTEZZA
La sostanza artefice principale della piccantezza è la capsaicina. La capsaicina provoca dolore e infiammazioni se consumata in eccesso, e può addirittura causare vesciche da ustione, se in alte concentrazioni (i peperoncini habanero, ad esempio, sono raccolti con i guanti). La capsaicina interagisce con alcuni termorecettori presenti nella bocca, che mandano un segnale al cervello come se la nostra bocca o il nostro stomaco "bruciasse". La piccantezza dei peperoncini è misurata dalla scala di Scoville.

LA SCALA DI SCOVILLE
La scala di Scoville è un test originariamente prevedeva che una soluzione dell'estratto del peperoncino venisse diluita in acqua e zucchero finché il "bruciore" non fosse più rilevabile da almeno cinque assaggiatori; il grado di diluizione, posto pari a 16.000.000 arbitrario per la capsaicina pura, dava il valore di piccantezza in unità di Scoville.
Quindi un peperone dolce, che non contiene capsaicina, ha un valore zero sulla scala Scoville, a significare che l'estratto di peperone non è piccante anche se non diluito. Al contrario uno dei peperoncini più piccanti, l'Habanero, fa misurare un valore superiore a 300.000 sulla scala Scoville.

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