Un esperimento è stato quello di confrontare i tempi di fusione del ghiaccio appoggiato a due superfici diverse: metallo e plastica. Si scioglie prima un pezzo di ghiaccio sul bancone del laboratorio (che è ricoperto di laminato plastico) o su una superficie di metallo (acciaio inox)? Abbiamo messo due cubetti identici di ghiaccio uno sul bancone del laboratorio e l'altro su un pentolino rovesciato. Ecco il risultato:
Ghiaccio su plastica (sinistra) e metallo (destra) |
Poi la prof ha detto di toccare prima il piano dello sgabello e poi la gamba metallica, e di comunicare la sensazione. Tutti hanno detto: la gamba di metallo è "più fredda. Al tatto il metallo è più freddo.
Legno e metallo hanno la stessa temperatura, quella dell'aula. Il metallo però favorisce la propagazione del calore (provocando in noi, quando lo tocchiamo, una sensazione di freddo: la temperatura del nostro corpo è superiore a quella dell'ambiente).
Ecco cosa succede al ghiaccio: il metallo, che ha una elevata conducibilità termica, gli cede calore molto rapidamente (la superficie di metallo è alla stessa temperatura dell'aula, circa 22°C), per cui il ghiaccio si scioglie molto più velocemente sul metallo di quanto non accada sulla superficie plastica.
D'altra parte, per trasportare il gelato si usano contenitori di polistirolo e non di metallo!
Alla luce di queste esperienze risulta più semplice la corretta interpretazione della diversità delle sensazioni tattili: il corpo umano (la nostra pelle) è ad una temperatura maggiore di quella della gamba di metallo e del tavolo di laminato plastico, il metallo rapidamente acquista calore dal nostro corpo considerato come sorgente di calore a temperatura costante e quindi la mano sente subito la "sottrazione di calore" con conseguente sensazione di freddo.
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