giovedì 31 gennaio 2019

1A- INSETTI/2

INSETTI: UTILI O DANNOSI?

UTILI, ANZI, UTILISSIMI
Si definiscono insetti prònubi quegli insetti che trasportano il polline da un fiore all'altro permettendo l'impollinazione e la conseguente formazione del frutto. Sono molti gli insetti in grado di svolgere questo compito, tra cui i più importanti sono sicuramente le api e i bombi.

Close up photograph of a bumblebee (Bombus pascuorum) taken by Mark Burnett
I bombi sono insetti imenotteri. Hanno un corpo tozzo ricoperto di fitti peli e compaiono all’inizio della primavera. Sono insetti sociali che vivono in colonie. Come le api sono tra gli insetti impollinatori più importanti ed utili per l’uomo. In Gran Bretagna c’è un fondo per la protezione dei bombi, data la loro importanza come insetti prònubi (cioè insetti che trasportano il polline da un fiore all’altro permettendo l’impollinazione).
Charles Darwin ha dimostrato che ogni cosa sul pianeta dipende dalle altre. Il trifoglio rosso, ad esempio, prospera quando viene visitato dai bombi. Ma la densità dei bombi in un certo territorio dipende dalla densità dei topi che ne distruggono i nidi, e a sua volta la densità dei topi da quella dei gatti che danno loro la caccia. Dal momento che l’abbondanza del trifoglio favorisce la crescita del bestiame e che la carne di bue dà forza e coraggio alla popolazione inglese, sarebbero stati i gatti gli artefici dei successi militari della Gran Bretagna, sui mari e nelle colonie. Secondo Thomas Huxley, allievo di Darwin, i gatti prosperano perché prediletti dalle donne anziane soprattutto zitelle, e quindi esse avrebbero fatto l’Inghilterra un grande paese.

Tratto dal film-documentario di Markus Imhoof, More Than Honey:

https://youtu.be/RxKQB9wpzCg
https://www.youtube.com/watch?v=MvXYFXjvdbg

PROBLEMATICI E DANNOSI
Pidocchi
I pidocchi sono dei piccoli insetti lunghi da 2 a 4 millimetri muniti di zampette uncinate che consentono loro di ancorarsi ai capelli. Sono di colore bianco-grigiastro. Vivono e si riproducono esclusivamente sulla testa dell'uomo. La femmina, che vive circa un mese, deposita fino a 10 uova perlacee - le lendini - al giorno e che si fissano sulla base del capello. Dopo 10 giorni l'uovo si schiude per far uscire la ninfa, grande quanto una capocchia di spillo, la quale impiega circa due settimane a maturare ed a diventare un insetto adulto. I pidocchi sono insetti ematologi: pungendo il cuoio capelluto si nutrono  di sangue umano. Il contagio avviene per contatto diretto del capo oppure indirettamente tramite lo scambio di effetti personali come cappelli, sciarpe, pettini, cuscini ecc.Il problema può essere facilmente risolto lavando i capelli con uno degli specifici shampoo antiparassitari. E' poi indispensabile controllare accuratamente il capo separando i capelli con un pettine a denti molto fitti e quindi staccare manualmente le lendini rimaste attaccate ai capelli. Dopo 8 giorni è opportuno ripetere il trattamento.




Afidi
Sono chiamati pidocchi delle piante: ne esistono molte varietà distinguibili per il colore, hanno un apparato boccale pungente-succhiatore, perfetto per succhiare la linfa di moltissime piante, causandone deperimento. Producono una sostanza zuccherina (la melata) che provoca patologie. 

Crediti foto: Wikipedia -author: MedievalRich
Vedi anche https://ortodellabreda.wordpress.com/2011/04/27/afidi-neri/

Cocciniglia
Le cocciniglie sono insetti fitofagi, molto piccoli, che possono essere di due tipi: cotonose e a scudo, presentano un apparato boccale ben sviluppato con degli stiletti che servono per restare attaccate alla pianta ospite e succhiarne i succhi vegetali indebolendo la pianta. 




 Crediti: Lamiot on fr.wikipedialicenza Creative Commons Attribuzione-Condividi allo stesso modo 1.0 Generico

Cimice asiatica
Negli ultimi due anni, la specie che maggiormente ha incrementato la sua dannosità è stata la cimice asiatica Halyomorpha halys, originaria dell’Asia orientale, che ha invaso l'Europa. Segnalata in Svizzera, si è rapidamente insediata in molti Paesi. In Italia il primo rinvenimento avvenne nel 2012 in provincia di Modena. Costituisce gruppi numerosi, cerca riparo nelle abitazioni. La specie è molto polifaga, ma i danni maggiori sono segnalati in frutticoltura. 



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