mercoledì 3 febbraio 2016

Studiamo i fenomeni della scatola di Einstein 2

Il tema principale dello spettacolo era la luce.

La luce non è altro che un'onda elettromagnetica. L'insieme delle onde elettromagnetiche costituisce lo spettro elettromagnetico. La luce emessa dal sole o da qualunque sorgente è la luce visibile; ci sono anche radiazioni che non vediamo: le radiazioni infrarosse; le microonde dei forni che utilizziamo per scaldare le vivande; le onde radio; i raggi ultravioletti; i raggi X utilizzati in medicina per la radiografia; i raggi γ.


La lunghezza d’onda della luce rossa è 700 nm (nanometri, cioè cioè 1 metro diviso in un miliardo di parti).

Un'onda è una perturbazione che si propaga. Dove si propaga? In un mezzo in cui si manifesti, al passaggio dell'onda, una qualche forma di oscillazione locale senza trasporto di materia. Le particelle del mezzo non viaggiano con all'onda, ma vibrano, oscillano attorno a una posizione di equilibrio, mentre a viaggiare è solo la perturbazione. Dopo il 1905, con gli studi di Einstein, si è compreso che le onde elettromagnetiche, e dunque la luce, si propagano nel vuoto, in assenza di materia. A "vibrare" in questo caso è il campo elettrico-magnetico.

La luce bianca è data dalla sovrapposizione di tutte le componenti spettrali della luce visibile. Newton riuscì, grazie al fenomeno della rifrazione, a scomporre con un prisma di vetro la luce nelle sue componenti.

Il celeberrimo disco The Dark Side of the Moon del gruppo musicale britannico Pink Floyd fu pubblicato 1º marzo 1973 con una copertina pieghevole, disegnata dalla Hipgnosis e George Hardie, che mostrava un prisma triangolare rifrangente un raggio di luce sul fronte. Il fascio di luce nell'immagine ha sei colori, escludendo l'indaco dalla tradizionale divisione della sequenza in rosso, arancione, giallo, verde, blu, indaco e viola.


Facendo riflettere la luce dalla superficie di un CD puoi vedere lo spettro.





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